Sul ruolo di Conte: "Sta facendo il leader e vuole che ognuno sia al proprio posto. Sa bene che per le tattiche sono bravi tutti. Lui ha capito che a fare la differenza è il concetto di squadra, ovvero l'allenatore supportato dalla società che lo lascia lavorare secondo le proprie idee, con dei giocatori che lo seguono in tutto e per tutto. Il campionato italiano ne è la prova: chi è che ha vinto per tanti anni di fila? Quasi nessuno. Perché ci si adagia, mentre dopo il successo ti devi preparare subito ad un'altra sfida. In questo Conte è perfetto. Vuole vincere sempre. Era così anche da calciatore, me lo ricordo come mediano. Era uno che lottava su ogni pallone".
Sul Napoli: "Flop della stagione passata? Per certi versi può essere un vantaggio, anche perché la struttura della squadra non è cambiata radicalmente rispetto all'anno dello scudetto. E poi Conte ha un grande vantaggio. Non avendo le coppe può preparare la partita una volta a settimana mentre gli altri lo devono fare ogni 3 giorni. Le altre avversarie per il titolo rischiano di più avendo più impegni. Essere fuori dalle coppe è un grande vantaggio per il campionato. Puoi avere tutti i ricambi possibili, ma alla fine i giocatori chiave sono sempre quelli. Quindi il Napoli deve assolutamente approfittare di questa situazione di vantaggio".
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