Il Mattino: voto 8 - In ottanta giorni c'è già tutto di contiano in questo Napoli: l'applicazione, la ferocia, la sensazione di insoddisfazione che spinge a fare qualcosa in più in ogni momento della partita. Inutile cercare lo schieramento, è tutto mobile, anche il modulo: difesa a 4, quando non c'è il possesso il cambio di pelle e la linea diventa a cinque, McTominay che è già una seconda punta; Politano che è un po' centrocampista, un po' attaccante. Poi quando c'è Anguissa in queste condizioni atletiche, ogni cosa è possibile. Pare avere tra le mani un joystick: con Mazzocchi in campo, nell'ultimo quarto d'ora, ecco il 5-4-1 anche perché arriva il momento anche per risparmiare energie. Non prende ancora una volta gol. E, a dire il vero, neppure subisce chissà cosa. Non era nulla scontato, visto da dove si (ri)partiva.
CalcioNapoli1926.it: voto 8 - È il suo Napoli. Per questo motivo è così alto. In pochi mesi ha ricostruito una mentalità, ha ridato la voglia di difendere la maglia e di giocare a calcio. La vittoria contro il Monza è simile al suo allenatore. Aggressività, cattiveria e grande capacità di sporcarsi le mani. Il suo Napoli è camaleontico, un modulo che varia a seconda dell'impostazione della partita. Il secondo gol è l'immagine perfetta di quello che chiede ai suoi e che stanno facendo alla perfezione. Nota di merito anche per lo stato fisico della squadra che avrà sofferto la dura preparazione, ma che corre il triplo degli avversari. Il suo Napoli è solido e c'è maggior equilibrio, quello che era mancato.
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