rassegna

Conte rivoluziona il Napoli, prove tattiche di cambio modulo: l’ipotesi

Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 
L'analisi

Il Napoli visto a Verona e quello che sta nascendo adesso sotto le mani sapienti di Conte sono due squadre diverse.

Conte, rivoluzione Napoli

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Ne parla oggi la Gazzetta dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Quand’è cominciata, a Verona, era una squadra: ma ora, e non è mica sfilata via un’era geologica, ne sta diventando già un’altra. In quel pomeriggio torrido, divenuto insostenibile, gocce di sudore a perlare la fronte e la paura ad inghiottire chiunque, pure il volto improvvisamente smagrito di Antonio Conte, c’era un Napoli (3-4-2-1): domenica 15 settembre a Cagliari, 28 giorni e tre partite dopo, rimanendo fedele alla propria natura, ne nascerà uno nuovo da disegnare in questi giorni che sembrano sappiano di niente e invece racchiudono il senso autentico della rivoluzione. Mentre si calava nella sua parte, senza avere mediani o registi che potessero alternarsi con Anguissa e Lobotka, Antonio Conte poteva semplicemente contare le ore che restavano per sognare ciò che gli serviva e pregare: con i santi non si scherza, neppure con i fanti, e però stavolta c’è vita a Castel Volturno, abbondano gli interditori o i pensatori, non mancano la corsa o i muscoli, c’è persino quella spruzzata di materia grigia che non fa mai male, anzi".