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rassegna

Conte fino ad ora ha scelto il silenzio: ma un aspetto inizia a turbarlo

Sara Ghezzi
La strategia del tecnico azzurro

Il Napoli sorprendentemente è primo in classifica dopo un inizio shock contro il Verona e un decimo posto fallimentare. Gli azzurri però in nove giornate hanno conquistato 7 vittorie e un pareggio. Ma, nonostante i buoni risultati, gli azzurri hanno da recriminare su diversi episodi arbitrali, l'ultimo quello contro il Lecce su Politano. Come rivela l'edizione odierna de Il Mattino, Conte fino ad ora ha scelto il silenzio, ma non gli sta piacendo questo fattore, come la scelta dell'arbitro della sfida di questa sera contro il Milan. A seguire un estratto dell'articolo.

Conte fino ad ora ha scelto il silenzio: ma c'è una cosa che non gli sta piacendo

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"Visto che per molti è solo l'alibi dei perdenti, nessuno prenderà a male il cruccio (nascosto e silenzioso) di Conte, primo in classifica e in fuga, sette vittorie nelle ultime 8 giornate, per gli arbitraggi certamente discutibili delle prime giornate di campionato e che lo hanno fatto sobbalzare più volte dalla panchina. Ovvio, non ne parliamo. Ma chiaro: il Napoli è stato fino ad adesso penalizzato dalle decisioni arbitrali. Stasera Colombo di Como, designato da Rocchi che è da settimane in un bel fuoco di polemiche, avrà gli occhi ben piantati addosso. Non ci vuole Mago Merlino per immaginare che il tecnico non sia contento. Ecco, non ha commentato alla fine della gara con il Lecce ma la direzione di Tremolada gli ha fatto saltare i nervi.  Il clima che si respira è particolare. E quelli del Napoli sono molto colpiti da tre episodi che potevano condizionare le gare degli azzurri, ovvero gli episodi con il Monza e il Como. Ma non solo: anche i commenti sul rigore di Empoli, che rivisto al Var lascia pochi dubbi e nessuna ombra, pare essere un caos voluto a tavolino. Anche perché Politano, dopo l'impatto con Anjorin si è persino fatto male: ha rimediato una dolorosa botta.

Conte da quando è iniziata la stagione è stato sempre cauto quando si parla di arbitraggi, appena gli si chiede degli episodi afferra al volo la domanda ma glissa. Contro il Monza c'era il classico "Step on foot" sulla linea dell'area di rigore per il contatto Bianco-Di Lorenzo. Ma niente da fare. E con il Como, dove pure è stato ammonito per protestare, il tecnico ha iniziato a mandare segnali di insoddisfazione. Non certo di rivolta. «Ma è acceso il Var?» ha detto in un fuorionda di Dazn dopo la decisione di non dare il rigore per la spinta, con entrambe le mani, di Alberto Moreno su Kvara. «Quelle sono situazioni di campo, poi mi hanno detto che il Var non può intervenire, sono decisioni singole dell'arbitro e quindi le rispetto. Quello che mi ha lasciato un pochino più perplesso è che la settimana scorsa ci sono state altre due situazioni clamorose dove il Var doveva intervenire e non lo ha fatto. Si va avanti, dobbiamo essere più forti di tutte le situazioni», disse nel dopo-partita. Glissando, provando a girare attorno alle cose. Ma meglio non abusare della pazienza di don Antonio".