L'edizione odierna di Repubblica ha dedicato un lungo focus alla conferenza di mister Antonio Conte alla vigilia del match tra il suo Napoli e l'Udinese. Di seguito, dunque, quanto riportato dal noto quotidiano, che ha commentato i problemi societari a dieci anni dalle prime avvisaglie di Rafa Benitez.


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Dal business plan di Benitez alle parole di Conte: in un decennio, nulla è cambiato!
Corsi e ricorsi storici: da Castel Volturno al settore giovanile, dal restyling del Maradona al (non) mercato
—"Corsi e ricorsi storici: le stesse parole le disse Rafa Benitez il 16 aprile del 2015 a Wolsfburg, chiedendosi quale fosse il vero business plan del Napoli. Sono passati dieci anni e nulla da allora è cambiato, perché la squadra continua ad allenarsi in affitto a Castel Volturno, non ha un settore giovanile all’altezza (la Primavera è in Serie B) e del progetto del restyling del Maradona - o del nuovo stadio di proprietà - più volte annunciato - non c’è traccia. Ma con gli azzurri in testa alla classifica tocca a Conte alimentare il sogno, anche senza rinforzi dal mercato. «Billing lo stiamo conoscendo, Okafor ha bisogno di tempo». Per questo la capolista sfiderà pure l’Udinese con gli uomini contati. «Buongiorno va in panchina, non è ancora la livello di Juan Jesus» . Il tecnico però non molla di un centimetro. «Siamo umili e allo stesso consapevoli del percorso che stiamo facendo. Non guardiamo le altre e pensiamo solo a migliorare. Tireremo le somme alla fine» . C’è da regalare ai 50 mila del Maradona un’altra notte magica".
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