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"Pensasse a pedalare chi ha voluto la bicicletta e ore deve pedalare molto forte", parole e musica di Antonio Conte durante la conferenza di presentazione di Napoli-Como. Il riferimento è a Giuntoli e Motta, che avevano provato a mettere pressione al Napoli nei giorni precedenti, nel classico gioco delle parti.
Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "A suo modo lo è (squadra rivelazione, ndr) anche il Napoli: considerando le macerie post scudetto, il caos e una ricostruzione radicale partita con l’arrivo del quarto uomo in panchina in dodici mesi e passata in estate attraverso i casi Di Lorenzo e Kvara e la voglia di valigie di Anguissa e Lobotka; gli addii di Osimhen e Zielinski; altre sette cessioni oltre a quelle di Elmas e Lozano a gennaio; l’esclusione di Mario Rui dalla lista; e sette acquisti in ruoli chiave (da Lukaku e Buongiorno a McTominay, Gilmour, Neres, Spinazzola e Rafa Marin). Il valore assoluto di Conte e le ottime risposte del mercato, però, hanno cominciato a dare i primi frutti, e così di pari passo con le aspettative viene fuori il concetto di pressione. Un classico. E il signor Antonio risponde così: «La pressione è una cosa a cui dobbiamo abituarci, bisogna trasformarla in sana pressione e sana paura per alzare le soglia di attenzione e umiltà. E per il resto dobbiamo tapparci le orecchie e non ascoltare quello che si dice intorno. Dobbiamo sapere che la pressione ce la può mettere qualche furbetto da fuori, magari per coprire la propria squadra, ma fa parte del gioco(...) A Napoli si dice: “’Cca nisciun è fesso”».
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