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Conte si aspetta umiltà dagli azzurri: la frase che andrebbe appesa a Castel Volturno

Sara Ghezzi
Il tecnico azzurro dovrà ricostruire lo spogliatoio e lo farà a modo suo

Antonio Conte non è un allenatore semplice, è un vincente, ma pretende tanto. Lui è cresciuto così, dando il massimo, con umiltà e fatica. E proprio questo si aspetterà dagli azzurri reduci da una stagione fallimentare. Per questo motivo, l'edizione odierna de Il Mattino ha analizzato alcune sue caratteristiche ricordando una frase che andrebbe appesa sui muri di Castel Volturno. A seguire un estratto dell'articolo:

"Avrebbe conquistato la Nazionale di Sacchi anche se il gioco del ct non era quello della Juve del Trap, perché - come spiegò Arrigo a proposito della convocazione del centrocampista per i Mondiali di Usa ‘94 - «voglio gente di grande disponibilità, di grande umiltà, di grande voglia». Ciò che Conte s’aspetta dai suoi azzurri trent’anni dopo. Il libro “Testa, cuore e gambe” si chiude con un messaggio che sarebbe da scrivere sui muri di Castel Volturno: «Non camminerò mai solo. E ora andiamo in campo a vincere»".