I motivi per cui il tecnico non è riuscito a trattenersi
—"Ma nello stupore generale, poco prima di mettersi in viaggio per la Lombardia dal centro sportivo di Castel Volturno, l’allenatore leccese si è fatto sfuggire una inattesa frecciata nei confronti della società. «Sono qui da otto mesi e ormai mi sono reso conto che alcune cose a Napoli non si possono fare», ha tuonato infatti il tecnico leccese, dando indirettamente voce a chi lo considera - nonostante sia sotto contratto fino al 2027 - ai ferri corti con Aurelio De Laurentiis e già a un passo dall’addio. La cessione a gennaio avrebbe senso e per questo va messa nel conto una reazione di pancia, visto che Conte era stato infornato pochi minuti prima della conferenza dei problemi fisici di Neres: un colpo basso sul nervo sempre scoperto della cessione di Kvaratskhelia e della sua sostituzione con Okafor".
Dopo lo sfogo il focus è sul Monza
—"Uno sfogo del momento, insomma: dettato dalla consapevolezza di essere di nuovo in piena emergenza e questa volta nel momento decisivo del braccio di ferro per lo scudetto. Il tecnico leccese è troppo esperto e diretto, del resto, per cercare una maldestra "exit strategy" con dietro l’angolo una partita così importante. Infatti subito dopo Conte aveva già cambiato registro, concentrandosi in maniera battagliera sul presente. Altro che resa o testa altrove, insomma. Con o senza Neres, passato lo sconforto del momento, il tecnico ci proverà con tutte le sue forze: sfidando di nuovo l’emergenza. Il momento dei bilanci e della resa dei conti può attendere. C’è in ballo lo scudetto".
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