rassegna

Conte da Marassi si porta via due certezze e tre azzurri lanciano un messaggio

Sara Ghezzi
Il tecnico azzurro dovrà riprendere il suo lavoro dopo quanto lasciato dalla gara contro il Genoa

Il Napoli contro il Genoa ha portato a casa una vittoria che permette agli azzurri di tornare in vetta, ma la gara disputata lascia alcuni punti interrogativi. La partita di Marassi, come sottolinea l'edizione odierna deIl Corriere dello Sport, manda alcuni segnali a Conte e due certezze. A seguire l'analisi del quotidiano.

Conte da Marassi si porta via due certezze e tre azzurri lanciano un messaggio

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"Da Marassi l’allenatore azzurro si porta via due certezze: se il Napoli gioca come nel primo tempo può sognare ad occhi aperti, se scende in campo come nel secondo farà fatica a restare ancora aggrappato alla lotta scudetto. Due facce di una squadra che è ancora in costruzione, due flash che devono rimanere impressi nella mente dei calciatori, il segnale evidente di un percorso che ancora non si è completato. Per un tempo è stato il Napoli migliore della stagione, ha dominato in lungo e largo, ha lasciato le briciole al Genoa. Grande pressione, costruzione impeccabile, la capacità di scambiarsi le posizioni in campo togliendo riferimenti agli avversari, le accelerazioni dei suoi uomini di talento, occasioni a raffica. Sembrava un’esibizione, con Vieira e i suoi spettatori di un vero e proprio show. L’errore grave è stato pensare di averla già in tasca, perché le partite non finiscono all’intervallo. E nel secondo tempo il Napoli è sparito, ridando fiato a un Genoa che fino a quel momento era stato soffocato. Una leggerezza che poteva costare cara e che ha fatto infuriare Conte, più arrabbiato per il calo che felice per l’ottimo inizio.  

Ma da Marassi l’allenatore azzurro si porta altri messaggi importanti. Il primo è stato di conferma, se ce ne fosse ancora bisogno. E porta la firma di David Neres, uno dei pochi in grado di accendere sempre la luce e di regalare emozioni. Non solo l’assist (il quarto in campionato), ma anche tante giocate da vero fuoriclasse. Dribbling, tacchi, fiammate improvvise: il brasiliano può diventare un vero asso nella manica da qui in avanti. Il secondo, a sorpresa, lo ha mandato Alex Meret. Quando il Napoli è andato in sofferenza, il portiere azzurro è diventato il grande protagonista. Almeno tre miracoli per salvare il risultato, l’ennesima risposta alle continue critiche, la voglia di ribadire di essere il numero uno del presente e del futuro. Il terzo, l’ultimo, è quello che è arrivato da Frank Anguissa. Non per il gol del vantaggio, non per la sua capacità di essere sempre al posto giusto nel momento giusto, ma per la sua rabbia per i passaggi sbagliati sul 2-0".