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Conte, un maestro della comunicazione: il mantra che fa sparire la pressione scudetto

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Il mago Silvan del calcio: un capolavoro di retorica
Francesco Giovinazzo

Nella conferenza stampa di ieri, Conte ha affrontato la questione scudetto, gettando dell'acqua fredda sugli entusiasmi dei tifosi azzurri. L'allenatore partenopeo infatti ha affermato che la parola "scudetto" non può essere associata al suo Napoli. Tuttavia, il Corriere dello Sport non crede totalmente alle parole del mister e pensa che un istruttivo e spericolato esercizio di retorica. Di seguito, un estratto dell'articolo.

Conte, il mantra che fa sparire la pressione scudetto

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"Lo scudetto non è nei piani del Napoli. La parola non può essere associata al Napoli. Un istruttivo e spericolato esercizio di retorica, al punto che il tecnico ha rischiato più volte di trovarsi in fuorigioco e se l’è cavata col classico: «Me lo auguro ma…» Il succo del suo ragionamento è fin troppo chiaro. Nulla avviene per caso. I risultati si raggiungono soltanto seguendo la via maestra del lavoro, quindi del sacrificio, e della programmazione. Le scorciatoie non esistono. Passaggio che ha irrobustito con i complimenti all’Atalanta e a Gasperini per il percorso effettuato. Il primo posto in classifica, peraltro con quattro punti sull’Inter, è come se non esistesse. Con un numero da prestigiatore della comunicazione, da mago Silvan del pallone, lo ha fatto sparire. Un capolavoro.  Conte va iscritto di diritto tra i razionalisti e gli stoici del calcio. Considera la vittoria la logica conclusione di un cammino. Cammino che deve essere percorso seguendo (e superando) diversi e crescenti livelli di difficoltà. Nessuno ti regala niente. Ieri ha alzato il livello. Ha riportato tutti coi piedi per terra. Ha fatto il pompiere con l’acqua ghiacciata. Lo farà tante altre volte. Ricorderà il decimo posto, i 41 punti di distacco dall’Inter e i 48 gol subiti. Sarà un mantra".