Una nuova vita sospesa tra le rincorse del mediano e i gol del bomber: 5, finora, in dodici giornate, con 2 assist. Non un carnet super ricco, ma comunque sufficiente a inquadrarlo come il capocannoniere della squadra. Un Napoli che in fase offensiva non brilla come in quella difensiva, nonostante il primo posto: 19 le reti realizzate in campionato, meno di qualsiasi altra delle prime sei della classifica racchiuse nei famigerati due punti che stanno riempiendo la stagione di dubbi e interesse, ma anche in questo caso comunque sufficienti a blindare il primo posto per sette giornate consecutive. È una questione di equilibri, sempre, e Kvara in tal senso può anche diventare il simbolo della nuova era inaugurata con Conte.
Nel Napoli tutti difendono e attaccano. Anche quelli come Kvaratskhelia che un paio d’anni fa sembrava piovere ogni volta dall’Isola che non c’è. Peter Pan, però, è cresciuto, oggi non è soltanto magie ma anche fatica. Oggi è un giocatore più maturo ed è un uomo, anzi un padre: poco tempo fa, al rientro in patria prima dei raduni della nazionale, magari si concedeva una serata omantica con Nitsa, mentre oggi marito e moglie si occupano del battesimo del primo figlio (Damiane: è accaduto martedì). La vita cambia, tutto scorre e anche il suo calcio è cambiato: meno esterno in purezza e più trequartista, meno attaccante libero e più anello di un sistema che non può fare a meno della sua intensità e della sua velocità sia quando c’è da portare le pressioni sia quando c’è da scappare in contropiede. Ieri, nel frattempo, ha ritirato il premio che la Banca Nazionale della Georgia ha deciso di conferire ai giocatori, al ct e allo staff per i successi dell’ultimo Europeo, onorato fino agli ottavi: monete d’argento. Servono come l’oro, invece, i prossimi punti in campionato: al rientro c’è la Roma, poi il Torino e la Lazio. La novità? Nessuna: Conte aspetta i gol, gli assist e la corsa del miglior Kvara. Una vita da mediano-bomber, appunto".
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