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Conte ha dato una consapevolezza agli azzurri, ora il test-verità: la richiesta alla squadra

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Ecco come il tecnico intende affrontare la Juve
Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Il Napoli comincia ad assomigliare sempre più ad Antonio Conte: spregiudicato, fisico, aggressivo, coraggioso, lottatore. Capace di soffrire senza mollare, lottando fino al triplice fischio. Meno bello, forse, rispetto a quelli di Sarri prima e Spalletti poi, ma concreto, determinato, grintoso.

E' il Napoli di Conte

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Ne parla oggi la Gazzetta dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Antonio è già entrato nella testa dei suoi giocatori, che hanno riscoperto la bellezza di sentirsi forti. Ed essere forti non sempre fa rima con l’essere belli, concetto quasi imprescindibile delle edizioni passate del Napoli. Si può vincere e convincere «sporcandosi le mani», lottando su ogni pallone, serrando le fila per proteggersi, aggredendo ogni zona per non lasciare fiato agli avversari. E poi colpendo con furore e qualità, con la fame di chi è disposto a tutto pur di arrivare all’obiettivo. Può piacere o meno, ma questo nuovo Napoli è già molto contiano ed è destinato a crescere ancora, specie quando il suo nuovo leader Lukaku arriverà al top della forma. Al momento, bastano gli sprazzi lasciati qua e là: due partite, due gol e due assist. E, ovviamente, sei punti. Adesso però arriva il test verità: la Juve è cambiata tanto, nello spirito e nell’idea di gioco. Motta vuole gestire i ritmi, dominare il possesso. Il Napoli può soffrire gli uno contro uno sugli esterni, per questo Conte chiederà lavoro extra nei raddoppi in fascia, ma anche aggressione alta sul portatore di palla. La Juve dirà se il Napoli è già pronto per l’alta quota".