Da decimi a primi in classifica: la cura "Antonio Conte", in soli cinque mesi(da giugno ad ottobre), ha già fatto effetto. Una rinascita, quella del Napoli, che ha preso piena forma nella vittoria di misura contro l'Empoli, come analizzato dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. Di seguito un estratto dell'articolo: "Lassù in cima non si arriva per caso. E, soprattutto, senza solidità. La rivoluzione di Conte è partita dalla radice del problema della scorsa stagione, tanto che il tecnico stesso snocciolò nel giorno della presentazione i numeri impietosi delle reti subite. Dopo lo sciagurato debutto a Verona (3-0, senza Buongiorno), il Napoli ha subìto solo due reti. Ad Empoli ha dimostrato di saper soffrire e di sapersi sporcare le mani: questo fa la differenza. Come lo sta facendo la capacità di essere camaleontico: il Napoli sa cambiare sistemi di gioco a seconda dell'avversario e della situazione di gioco. Attacca con un sistema e difende con un altro. Ma il punto di forza primario resta lui, Antonio Conte, l'uomo a cui De Laurentiis ha affidato la ricostruzione. Conte sa come si sta lassù, sa quanto c'è da pedalare forte per restarci. Napoli è nelle mani del suo condottiero, che quando va in fuga diventa imprendibile...".
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Effetto Conte, Napoli mutato in 5 mesi: ad Empoli son venute fuori due qualità
Una rinascita che crea speranza negli animi dei tifosi partenopei
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