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26/06/2024: una data che resterà scolpita nella leggenda della Società Sportiva Calcio Napoli. Del futuro non si ha certezza, ma del presente sì; ed esso ci informa che l'Era Conte in quel della fu Partenope è ufficialmente avviata. Un nuovo inizio che il club azzurro ha voluto celebrare mediante la seguente "gallery" di fotografie pubblicata sul proprio account Instagram, affiancata da una didascalia che recita: "A new story begins". Tradotto: "Una nuova storia ha inizio".
Antonio Conte a Dimaro ne approfitterà delle assenze degli azzurri impegnati in Nazionale per valutare alcuni giocatori che lo scorso anno hanno faticato. Ne ha parlato l'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport. A seguire un estratto dell'articolo.
"Conte vuole vedere da vicino i giocatori per capire cosa non ha funzionato lo scorso anno. Così in Trentino – quello senza i reduci dell’Europeo – potrà studiare il potenziale di Lindstrom, straordinario con l’Eintracht e impalpabile in Italia. Il danese ha chiuso con 29 presenze totali e appena 587’ giocati, senza gol. Conte può riaccendere il motore che aveva permesso al Jesper di conquistare la Germania a suon di strappi. Lui un anno fa preferì il Napoli al Liverpool, per giocare di più. Margini di rinascita ci sono perché c’è la qualità e un potenziale enorme, mai mostrato però in Italia. Occhio poi a Cajuste e Mazzocchi, che partiranno alle spalle dei titolari ma che hanno le caratteristiche per esaltarsi con Conte: corsa, muscoli, voglia di lavorare e di lottare, una base importante per meritarsi la fiducia del tecnico. Cajuste è alternativo ad Anguissa e Lobotka e il passaggio al 3-4-3 potrebbe aiutarlo a esprimersi al meglio, perché non è una mezzala e si è visto: in un centrocampo a due, come nella Svezia, può riaccendersi. Come può fare Mazzocchi volando a tutta fascia come faceva a Salerno, quando raggiunse la Nazionale: lo aveva voluto Mazzarri, pensando di cambiare modulo. Conte potrebbe sfruttarlo su entrambe le fasce, in alternativa ai titolari: gamba forte e cuore pulsante, la sua napoletanità potrebbe tornare ad essere un fattore".
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