L'unione tra i due sembrava difficile, ma alla fine entrambi avevano bisogno l'uno dell'altro
Il matrimonio tra Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis sembrava impossibile. Invece, i due si stanno per legare fino al 2027. Il tecnico leccese è l'uomo giusto per ripartire, quello di cui il Napoli e i tifosi avevano bisogno per ritrovare entusiasmo dopo una stagione fallimentare. Le due parti si sono corteggiare, l'allenatore con quell'intervista a Belve, il presidente con le continue chiamate e ammiccamenti da ottobre. Alla fine il matrimonio si farà e conviene ad entrambi. Lo sottolinea anche Antonio Corbo nel suo editoriale per La Repubblica. A seguire un estratto.
Conte-De Laurentiis, matrimonio di convenienza: entrambi rinunciano a qualcosa
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"Dalla lunga attesa dell’annuncio, si ricavano tre sensazioni. I due controversi protagonisti si mettono insieme, sembrava impossibile. Sono ora convinti del contrario. Occorre trattare ancora un po’ come per un perfetto matrimonio di interesse. Ed è la reciproca convenienza a promettere buoni risultati. Tutti e due, Aurelio De Laurentiis e Antonio Conte, rinunciano a molte cose. Ma si fa prima a calcolare i vantaggi. Per il presidente solo il 26 maggio, una settimana fa, era la domenica record dell’impopolarità. Squallido pareggio con il Lecce in un uragano di fischi e insulti. Il giorno dopo, lunedì mattina, De Laurentiis reagisce. Devia il percorso per l’aeroporto, si ferma al Jambo, non per parlare di razzismo ma spedire due messaggi. Conferma l’ipotesi Conte rassicurando l’allenatore che freme. Prende dieci giorni di tempo per l’annuncio. Placa tutti, prima Conte. Impaziente fa sapere attraverso che avrebbe accettato l’offerta economica ridotta a 6 milioni oltre i bonus. Ma De Laurentiis si rivolge anche ai tifosi. Arriverà l’allenatore che preferiscono, anche se è il più difficile da gestire. Quello di cui l’ambiente si fida, uno in grado di parlare chiaro al presidente, senza scrivere ogni sgarbo sul block-notes del rancore, come quello dell’addio di Spalletti.