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rassegna

Conte-D’Aversa, quasi fratelli: dalle vacanze insieme alla sfida del Castellani

Sara Ghezzi
I due tecnici saranno nemici per 90 minuti

Il Napoli dopo la sosta tornerà in campo contro l'Empoli che negli ultimi anni è stata una vera e propria bestia nera. Ma per Conte quella contro i toscani sarà una sfida speciale, perché sulla panchina avversaria siede Roberto D'Aversa un amico fraterno, come rivela l'edizione odierna de Il Mattino. A seguire un estratto dell'articolo.

Conte-D'Aversa, quasi fratelli: dalle vacanze insieme alla sfida del Castellani

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"Amici, amicissimi, quasi fratelli. Con delle precise gerarchie, perché c'è il fratello maggiore e quello minore, ma sempre di parentele strette si tratta. Eppure domenica sarà battaglia per davvero, dopo tre anni che non capitava più: la classifica lo vuole, non c'è amicizia che tenga. L'Empoli deve tenersi alla larga dalla zona bassa, il Napoli deve alimentare un sogno. Conte contro Aversa, farà impressione per primo a loro sentirsi avversari: vivono le vacanze in simbiosi, stessa spiaggia e stesso mare per tante estati. I viaggi in giro per il mondo in gruppo; Sofia, la terza figlia di mister D'Aversa, tiene un battesimo da Antonio e dalla moglie Elisabetta. Le consorti inseparabili fin dai tempi di Siena, quando Roberto D'Aversa era uno dei leader in campo e lui, Antonio, il vice di Gigi Di Canio in panchina. «Antonio? Solo lui riesce a far dare il 120 per cento a un giocatore». Il calcio è battaglia, dove prima si colpisce, poi ci si riconosce. Non ci sono pomate per le ferite, anzi si gioca su debolezze e fragilità: per fare male all'altro. Difficile trovare amici veri, ma Roberto e Antonio lo sono. E non lo nascondono: il tour in Madagascar, i bagni al lido Venere a Pescara, le feste assieme, i week end a Ibiza con Faggiano, Tullio Tinti e il club di quelli che dicono "non parliamo mai di calcio" ma tutti sanno che è una menzogna. Intanto, si somigliano pure per come vestono in panchina, sempre di scuro.

Per essere amici, nella vita come nel calcio, occorre un elemento fondamentale: ad essere amiche per la pelle devono esserlo anche (forse, per prime) le mogli. Ed Elisabetta e Claudia lo sono da vent'anni quasi. E a furia di stare tutti insieme, sia pura con fortuna ben diversa, i due si sono ritrovati a somigliarsi: nei metodi di lavoro, per prima cosa. Perché anche D'Aversa è un martello, un maniaco, uno che massacra ogni giorno in allenamento, che non crede nel possesso di palla esasperato per vincere le partite. Un guru per i calciatori, come lo è Antonio. Il fatto che sia puro il padrino della figlia, non lo renderà molto più mansueto domenica all'ora di pranzo. «Ci ​​sono due momenti dell'anno in cui non andiamo d'accordo: quando ci affrontiamo sul campo». Non succedeva da Parma-Inter (1-2) nel 2021. Lo scorso anno Conte è stato più volte al campo di allenamento di Lecce per vedere i suoi allenamenti approfittando della pausa che si era regalato. Prima D'Aversa era stato suo ospite a Londra, all'Enfield Training Centre, il centro sportivo del Tottenham. Un legame grande come una casa e che la rivalità scalfirà per novanta minuti più recupero. ha tanto entusiasmo, voglia e si vede la sua preparazione".