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(Photo by Pier Marco Tacca/AC Milan via Getty Images)
A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione e Mattia Fele in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Gianluca Di Ascenzo, presidente del Codacons, associazione nata nel 1986.
Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com:
"La questione riguarda Dazn e tutte le piattaforme in correlazione al concetto di nucleo domestico. Se si ha un abbonamento standard, cioè quello meno elevato dal punto di vista dei costi, e due dispositivi sono collegati con lo stesso indirizzo IP, allora è possibile vedere il calcio su due dispositivi differenti. Se, invece, l'indirizzo dovesse essere differente, l'abbonamento standard non sarebbe più efficiente e quindi dal punto di vista del costo, bisognerebbe sborsare circa 40 euro. Questa è una mossa che Dazn aveva già tentato di effettuare mesi fa, riscontrando delle opposizioni, anche dallo stesso Codacons. Queste sono battaglie che combattiamo da anni per non danneggiare il mercato. Dobbiamo comunque rammentare e sottolineare che le condizioni delle famiglie italiane non sono rosee. Tuttavia, raddoppiare i costi per vedere partite di calcio mi sembra una mossa poco oculata, anche perché il Codacons ha chiesto alla Lega di rivalutare questa nuova decisione di Dazn. Vero che è migliorata la qualità del segnale, ma è anche vero che a gennaio sono stati presi dei provvedimenti per imporre a Dazn nuove modalità da rispettare. Insomma, sarebbe stato il caso di non applicare questo aumento in tali condizioni".
Sulla distribuzione della connessione in Italia
"È un'osservazione corretta, non tutti in Italia attualmente hanno la possibilità di godere di una buona connessione, attraverso l'utilizzo della fibra. Giusto guardare queste situazioni al di fuori dei confini italiani, ma non tutti qui hanno la possibilità dei servizi offerti dalla fibra. Un conto è avere la fibra che giunge direttamente a casa, un altro che arriva prima alla cabina e poi la connessione arriva all'abitazione attraverso il rame. La fotografia è quella descritta, ma non tutti hanno la possibilità di vedere un film o una partita per le condizioni non ottimali in cui si trovano. Probabilmente prima di fare un paragone che sia corretto, bisogna monitorare prima le condizioni interne".
Sull'attribuzione dei diritti a DAZN: un errore?
"È corretta come osservazione. È giusto esaminare in linea generale il fenomeno, ma nel particolare Dazn aveva già dimostrato di non avere la tecnologia atta a risolvere il problema. Per non restringere il campo esclusivamente a Dazn, anche per l'ottenimento di alcuni bonus affiliati alle biciclette, la rete ha dimostrato la sua inefficienza, al netto delle potenzialità messe in campo dai gestori telefonici. Sicuramente c'è stata una lieve leggerezza, anche perché la situazione del paese era già nota lo scorso anno. Lentamente all'interno delle case si sta inserendo la fibra, seppur di rame. Oggi ci saranno, però, i consumatori i quali saranno costretti a pagare il raddoppio imposto da Dazn, ma non nelle condizioni sperate".
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