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(Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
A Ciccio Graziani non è sfuggita la crescita esponenziale di Giovanni Di Lorenzo, capitano ed uomo simbolo del Napoli 2.0 trgato De Laurentiis-Giuntoli-Spalletti. Quando, la scorsa estate, partirono Insigne, Mertens, Koulibaly, Ospina e Fabian Ruiz, Di Lorenzo fu proclamato dai suoi compagni di squadra nuovo capitano. Il ballottaggio era con Mario Rui, quello con più anni di esperienza con la casacca azzurra addosso.
E così, ai microfoni di Tele A, durante la trasmissione 'Fuorigioco', l'allenatore Ciccio Graziani ha esaltato le doti tecniche del nuovo capitano azzurro con parole chiare, precise, inequivocabili: “Ad oggi Di Lorenzo è il terzino destro più forte d’Europa, non solo d’Italia!". Ma anche per Lobotka ha speso parole lusinghiere: "Lobotka se la gioca solo con Modric e parliamo di Modric… chi l’avrebbe mai detto l’anno scorso questo!?". Già, la scorsa estate tutto quanto accaduto in questa prima parte di stagione era davvero inimmaginabile: la delusione per i tanti addii, il timore legato alla parola "rinnovamento", che faceva rima con "ridimensionamento" non facevano dormire sonni tranquilli alla piazza partenopea. Tante le critiche piovute anche a Dimaro, buen ritiro del Napoli da un decennio, mai toccato dal clima della contestazione. Ma, fin dall'esordio stagionale con il Verona, i nuovi acquisti hanno mostrato di esserci, hanno risposto presente, hanno dichiarato a tutti che un posto lassù lo volevano, nonostante la poca esperienza. Nonostante le critiche.
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