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rassegna

Chiariello: “La Superlega? Esiste già, ed è la Premier! Napoli unica stella polare”

Emanuela Castelli

La dura e lucida analisi del giornalista

Umberto Chiariello, noto giornalista sportivo e volto di Canale21, è intervenuto con il suo consueto editoriale ai microfoni del suo "Un calcio alla radio" sulle frequenze di Radio Napoli Centrale, chiarendo la situazione del calcio mondiale e incoronando il Napoli di Spalletti, Giuntoli e De Laurentiis.

Chiariello: "Napoli stella polare in un calcio malato"

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Ecco quanto, delle parole del noto giornalista, evidenziato da CalcioNapoli1926: "Si parla tanto della sentenza del Tribunale di Madrid che assegna un punto a favore della SuperLega che, in questo momento, vede interessate soprattutto le spagnole, Real Madrid e Barcellona, visto il ritiro precipitoso delle inglesi dopo l’intervento di Boris Jonhnson e vista la Juventus che si sfilerà dal progetto e cercherà clemenza da Ceferin. In realtà, il vero giudizio sarà a marzo dalla Corte europea di giustizia che sarà quella determinante e stabilirà se davvero FIFA e UEFA hanno una posizione dominante in spregio alla libera concorrenza o meno. Ribadisco un concetto: tutto questo, di fondo, in attesa che si compia questa possibile nuova organizzazione fuori dalla UEFA e FIFA, una libera organizzazione di squadre che decide di fare un torneo da sé senza essere cacciato dai tornei ufficiali, è minore come problema. La SuperLega, per chi si è svegliato tardi, male, o non si è svegliato affatto, esiste già. La SuperLega è la Premier League e gli inglesi hanno tutto l’interesse a conservarla. In un Paese in crisi, perché dopo la Brexit l’Inghilterra è peggiorata nei conti, eppure il mondo calcio è un eldorado. I club di Premier, sul mercato di riparazione di gennaio, hanno investito 830 milioni di euro. Il solo Chelsea ne ha investiti 330, più di tutta la Bundesliga, La Liga, Ligue 1 e Serie A messe insieme. In Serie A nessun investimento importante, anzi, molti mal di pancia: Amrabat, Skriniar, Zaniolo. Eravamo il faro d’Europa e del mondo, gli inglesi hanno studiato da noi per risolvere il loro problema di hooligans e una serie di problemi che attanagliavano la Serie A inglese, oggi c’è un abisso. Il Napoli, che può aprire un ciclo, che non ha rivali in Italia -e probabilmente potrebbe non averne per i prossimi 3-4 anni- ha un solo vero nemico o amico, il calcio inglese. Tolti Barcellona, Real Madrid, PSG e Bayern Monaco. La storia è questa: non abbiamo strutture, non abbiamo stadi, abbiamo sprecato l’occasione di Italia 90 con tangenti, arresti e stadi orrendi, mentre la Germania nel 2006 ne ha tratto vantaggi fantastici, non abbiamo strutture, i settori giovanili favoriscono l’acquisto di stranieri anziché gli italiani, non abbiamo saputo trovare un argine alle multiproprietà, non sappiamo valorizzare i vivai e i nostri ragazzi finite le scuole calcio finiscono di giocare. Tutto questo nel silenzio più totale di una Federazione dove c’è un presidente nascondino. Pochi giorni fa è morto Tavecchio, tanto esecrato e vituperato, ma ha fatto 30 volte quello che sta facendo Gravina. In questo momento c’è un’unica stella polare che si chiama Napoli".