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Napoli respira la pausa delle Nazionali: aria tossica, velenosa. Proprio quella di chi ha già perso il campionato e ora si ritrova in una lotta per la Champions League che mancava da anni. Il Corriere dello Sport ha evidenziato l'aspetto dei Nazionali e degli allenamenti a Castelvolturno.
Si ricomincia, pensando ad altro, guardando avanti, provando a dimenticare tutto quello ch’è stato fuori dal campo e a ricordare tutto ciò ch’è invece è apparso sbagliato là dentro, in quel rettangolo in cui è racchiusa la storia di una crisi. Perché le spiegazioni e poi le soluzioni vanno trovato soprattutto a livello tecnico e tattico. E allora si riparte, con quel che c’è del Napoli, e sono rimasti in dodici, e con quello che potrà esserci tra un po’, alla ripresa, a Milano, quando Allan e Manolas, almeno loro, potrebbero farcela, per risistemare anche agonisticamente una squadra apparsa spenta anche nell’anima.
Castel Volturno riapre oggi, nel pomeriggio, come consuetudine delle soste che sono tali per modo di dire: sono in giro in tredici, hanno dovuto affrontare spostamenti in aereo, modificheranno il loro stile di vita e di allenamento e alcuni rientreranno proprio in prossimità della partita. Non è il massimo (ma vale per chiunque) e lo è ancor di meno per il Napoli che ha bisogno di ritrovare il proprio difensore centrale e il mediano utile per andare a fronteggiare il centrocampo nemico: due settimane potrebbero essere sufficienti per entrambi.
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