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NAPLES, ITALY - SEPTEMBER 26: Antonio Conte SSC Napoli head coach during the Coppa Italia match between SSC Napoli and Palermo at Stadio Diego Armando Maradona on September 26, 2024 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Nelle ultime due uscite, prima nello scontro diretto con la Juve e poi in Coppa Italia nel match estremamente più agevole contro il Palermo, il Napoli di Antonio Conte ha indossato un nuovo abito tattico: il 4-2-3-1. Una scelta assolutamente inedita per il tecnico salentino, che sembra già orientato ad abbandonare in via definitiva il vecchio 3-4-2-1. Ne ha parlato, sulle colonne del Corriere dello Sport online, il noto giornalista Mimmo Carratelli.
"Si aprono nuovi orizzonti. Il 3-4-2-1 è morto. Non portava a niente. Giocando contro il Palermo con le seconde linee, ad eccezione di Lobotka, Conte ha trovato il modulo giusto, un 4-2-3-1 che sfata il pregiudizio secondo il quale Lobotka e Gilmour sarebbero uno la copia dell’altro, non potrebbero giocare insieme. Invece hanno giocato benissimo, non si sono mai pestati i piedi, spesso uno più basso (Lobotka), l’altro più alto. Il doppio play è stato un esperimento riuscito. Conte ha visto giusto e ha svoltato per il Napoli definitivo. Perché col 4-2-3-1 si avvererebbe anche il mio sogno (se quel tecnico io fossi, se il mio sogno s’avverasse) di vedere in campo McTominay insieme a Lobotka e Gilmour per uno dei più forti centrocampo del campionato. Il 4-2-3-1 lo permette. Fermo restando il doppio play, nei tre dietro Lukaku ci può stare McTominay tra Neres e Kvaratskhelia".
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