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Capello: “Napoli frenato dagli infortuni, mi rivedo in Gattuso ma si morda la lingua”

Domenico D'Ausilio

Fabio Capello, allenatore, ha rilasciato un’intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sulla Serie A e il Napoli di Rino Gattuso. CLICCA QUI PER IL RETROSCENA SULLA MANCATA CONVOCAZIONE DI POLITANO IN NAZIONALE Capello sul Napoli e...

Fabio Capello, allenatore, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sulla Serie A e il Napoli di Rino Gattuso.

Capello sul Napoli e Gattuso

Ha parlato di stagione condizionata dagli infortuni. Sotto questo punto, il Napoli deve avere rimpianti?

"Molti. Davvero un peccato per Gattuso perché tutte quelle assenze importanti non hanno consentito alla sua squadra di esprimersi come avrebbe potuto. Ha subito delle critiche esagerate e ingiustificate. Pure la strada dell'Inter si sarebbe fatta in salita se uno tra Lukaku o Lautaro Martinez fosse stato fuori un mese o due. Come è successo al Napoli con le sue punte».

Gattuso difficilmente resterà al Napoli. Un destino comune in serie A dove in tanti sembrano insoddisfatti del proprio tecnico". 

Ma è vero che Gattuso è tra i tecnici che più le somiglia?

"Su un aspetto mi pare che si avvicini molto a me: io nella mia carriera ho sempre messo al punto A nel rapporto con i miei calciatori il rispetto. Io sono l'allenatore, tu sei il calciatore. Ognuno deve stare al suo posto e dare il massimo di se stesso. Magari riuscendo a superare persino il proprio limite. Tanto mi basta. E in questo Gattuso mi pare che mi somigli abbastanza. Anche se deve imparare a mordersi la lingua perché anche se stai dalla parte della ragione e dici delle cose giuste, bisogna essere accorti, stare attenti, essere più soft in certi momenti". 

Sulla Serie A

Capello, che giudizio dà a questo secondo campionato ai tempi del Covid?

"È stata una serie A in cui la differenza l'hanno fatta il numero dei positivi, le paure, gli infortunati e il momento in cui sono arrivati gli stop per qualche calciatore importante. Ed è evidente che chi ha avuto a disposizione una rosa più ampia, ne ha tratto i maggiori benefici".

L'Inter è ormai irraggiungibile?

"Lo è. La lotta per il primo posto è finita quando il Milan è caduto a La Spezia".