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Capello: “Il Napoli manterrà il ritmo in campionato, può vincere anche in Champions”

capello napoli
Le parole dell'allenatore ai microfoni de La Repubblica

Domenico D'Ausilio

Fabio Capello, allenatore, ha rilasciato un'intervista ai microfoni di Repubblica, soffermandosi sulla straordinaria stagione del Napoli e le possibilità di scudetto e di andare lontano in Champions

Capello sulla stagione del Napoli e la lotta scudetto e Champions

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"Il Napoli è talmente convinto della sua forza che continuerà a mantenere questo ritmo in campionato. Non gestirà i 12 punti di vantaggio. Continuerà così. C’è un comandante come Spalletti che guida perfettamente la squadra. Non vedo problemi di nessun genere. Il Napoli non vince da tanto, ma il gruppo è convinto delle sue qualità. Gli azzurri hanno qualità e forza. Questo è molto importante. Mi sembra una squadra europea e il girone di Champions lo ha dimostrato. Il Napoli gioca sempre la palla in avanti, non fa un calcio noioso con mille passaggi. Recupera palla e attacca. Ha gente che dribbla e punta la porta. E poi c’è Osimhen: è un centravanti che chiede sempre la profondità. Sono ingredienti che possono permetterti di fare bene anche in Champions".

Sul match con la Roma

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"Un test importante. La Roma è una squadra che lascia pochi spazi e sa attendere. Mourinho è un allenatore molto intelligente. Studia l’avversario per annullare i punti di forza e prova ad individuare qualche crepa. La Roma aspetta con pazienza di andare in porta e poi è da sempre temibile sui calci piazzati. Il Napoli dovrà stare attento".

Su Spalletti

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"È un allenatore molto intelligente. L’ho conosciuto bene quando ero il commissario tecnico della Russia e lui era allo Zenit. Ci siamo incontrati molte volte. Ha idee di gioco molto chiare e poi ha un pregio. Sfrutta al massimo i giocatori che ha. È bravo a capire il valore della rosa e fa rendere al massimo l’organico. Posso fare un esempio? Parliamo di Lobotka. Quando è arrivato a Napoli, sembrava un giocatore misterioso. Non era affatto preso in considerazione. Con Luciano ha mostrato tutte le sue doti di regista. È diventato un intoccabile".

Su Kvaratskhelia

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"Nessuno se lo aspettava così forte. Parliamo di un campione moderno. Vede la porta ma anche i compagni. Ha tutto per essere un protagonista. Non è egoista".

Sul paragone dello scudetto della Roma nel 2001

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"Avrebbe un grandissimo significato per la città. Il Napoli ha conquistato l’ultimo nel 1990. Non si vince qualcosa di così importante da 33 anni. Poi nessuno pensava che gli azzurri potessero essere così forti. Il Napoli ha perso giocatori

importanti in estate. Quelli che restano si responsabilizzano e voglio essere protagonisti. È uno stimolo fondamentale ed è stato bravo l’allenatore a farli rendere così bene. È il punto di forza di questo Napoli".

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