"Noi abbiamo perso De jong e Pedri, loro hanno ritrovato due cose"
Joao Cancelo ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, presentando Barcellona-Napoli. Ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
"Non è stato un anno facile «No, proprio no. Il Barcellona è un club molto particolare. Il Mister ha detto che se ne va, la squadra ha avuto alti e bassi per tutta la stagione, una dinamica difficile da spiegare ma il calcio ti dà sempre la possibilità di redimerti e una vittoria contro il Napoli sarebbe questo, una rivendicazione, la nostra stagione prenderebbe un altro aspetto. Nel calcio ci sono momenti buoni e momenti meno buoni come nella vita e noi dobbiamo restare positivi e uniti. Sa una cosa? Rispondendo alla domanda su di noi mi viene in mente il Napoli (...) Anche il loro è un anno difficile. Vincono lo scudetto giocando in maniera spettacolare, devono cambiare allenatore, scelgono, e non va bene. Cambiano, e non va bene, così cambiano ancora. Succede. Ci provi, in buona fede, e non funziona. E al Napoli la pressione della vittoria è uguale alla nostra del Barcellona».
E ora? Come lo vede il Napoli? «Premessa: a me il Napoli è sempre piaciuto tanto, per Maradona, e perché è una squadra di ‘barrio’, popolare e con radici profonde nella città. Quando sono arrivato in Italia c’era Sarri e giocavano un gran calcio, un aspetto che hanno sempre curato. All’andata li abbiamo lasciati vivi, abbiamo fatto un gran primo tempo e dovevamo segnare di più. Siamo stati superiori, loro hanno combinato poco, ma ora partiamo alla pari».
Kvara-Osimhen fanno paura? «E Politano? Sono talenti eccezionali, Osimhen all’andata con mezzo pallone ci ha fatto gol, è uno dei migliori attaccanti del mondo. Ma c’è di più: a me piace Zielinski che non può giocare perché non è in lista, e Lobotka, l’ho affrontato col Portogallo ed è un gran giocatore».