Il gol del pareggio di Hakan Calhanoglu durante la sfida tra Inter e Napoli ha sollevato non poche polemiche. Infatti, il goal è stato frutto di due errori difensivi che hanno permesso al centrocampista turco di realizzare una rete potente e decisiva. La Gazzetta dello Sport, nell'edizione odierna, ha analizzato nel dettaglio la dinamica della rete, rivelando gli aspetti tecnici e i colpevoli che hanno contribuito a consentire al calciatore dell'Inter di perforare la rete azzurra.
rassegna
Calhanoglu, un fulmine nel cielo: il Napoli paga caro gli errori di due azzurri
Calhanoglu, un fulmine nel cielo: il Napoli paga caro due errori
—Il primo errore che ha facilitato la conclusione di Calhanoglu è stato di Billy Gilmour, il quale ha commesso un'uscita in ritardo. Lo scozzese, nel tentativo di chiudere sull'avversario, ha dato troppo spazio all'interista, permettendogli di prendere la mira senza essere messo sotto pressione. Il secondo errore è da attribuire a Meret. Il portiere del Napoli non ha reagito con la forza necessaria per parare il potente destro del centrocampista. La velocità, di 103 km/h, con cui il pallone ha viaggiato verso la sua porta ha sorpreso forse anche lo stesso estremo difensore, ma la mancanza di una spinta adeguata nel tentativo di parata ha fatto sì che il tiro di Calhanoglu fosse troppo forte per essere neutralizzato. Il friulano poteva fare di più considerato anche che il tiro arrivava da 27,4 metri ed era abbastanza centrale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA