Questo Napoli non conosce sentimenti, pazienza per il ragazzone di Cimitile, il Napoli di Conte vive nel culto della vittoria ad ogni costo. Il primo elemento a renderlo diverso: non dà valore al possesso palla. Non si cura dei difetti che pure ha, è stato inferiore nel gioco alto scaricando su Meret le difficoltà che il poritere forse cercava, si è così liberato dei dubbi che ingiustamente lo accompagnano, è stato tra i migliori nelle fasi turbolente, con uomini di coraggio e fatica, come Anguissa sontuoso e poderoso, Lobotka si è fatto anche ammonire per un fallo maligno nell'impedire una ripartenza, non solo ricuce, come Kvara che lotta contro il duro Zappa, prima di splendere nel finale in combinazione con Lukaku, già, Lukaku. Il più atteso e osservato. Tormentato dal colombiano Yerry Mina, marcatore fisso, pericoloso anche nel gioco alto con il suo 1.95. Lukaku ha mostrato un limite risaputo, non è un fulmine nel cercare la profondità, ma aspetta con fiducia di far prevalere il mestiere di attaccante, con con testa alta per la squadra, se non è un caso se è lui a ripulire la palla per offrirla a Di Lorenzo che segna il primo gol con deviazione, ma è ancora lui a chiudere la partita quando lancia di precisione un morbido assist per il raddoppio di Kvara."
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