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Alessandro Buongiorno è il difensore che il Napoli attendeva da oltre un anno, capace di non far sentire la mancanza di Kim e in grado di interpretare al meglio il modus vivendi partenopeo.
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Alessandro Buongiorno è il difensore che il Napoli attendeva da oltre un anno, capace di non far sentire la mancanza di Kim e in grado di interpretare al meglio il modus vivendi partenopeo.
Ne parla oggi il Mattino, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione:
"Ha scelto di vivere in città. E per convincerlo a battere la paura del traffico è bastata una vista del Golfo dalla magica cornice di Posillipo. Alessandro Buongiorno non è solo uno dei difensori più pagati della storia della nostra serie A (35 milioni - più bonus - i soldi versati dal Napoli nelle casse del Torino), ma è un ragazzo che ci mette poco a lasciarsi contagiare dalle cose belle. Il mondo azzurro lo ha avvolto e lo ha contagiato, fino a farlo diventare un napoletano a tutti gli effetti. La fotografia che racconta questo legame rendendolo più unico che raro è arrivata a Empoli (dove è stato votato come migliore in campo). Il Napoli stava vivendo un primo tempo di grande sofferenza, con gli azzurri chiusi nella loro metà campo e i padroni di casa a fare la partita. Alessandro è uscito palla al piede dalla difesa, ha vinto un contrasto e ha conquistato un fallo laterale nella trequarti avversaria. Nemmeno il tempo di rifiatare che il suo primo pensiero è stato quello di girarsi verso lo spicchio di stadio occupato dai tifosi del Napoli per invocare il loro sostegno. Li ha incitati per essere incitato. Un gesto non banale, che racconta tanto di un ragazzo che vive di emozioni. Ha già girato la città in lungo e in largo (...) Apprezza molto il legame forte e viscerale che le persone a Napoli hanno con le loro origini ed è rimasto rapito dalla loro accoglienza verso gli altri. Alessandro vive da solo ma spesso vengono a trovarlo parenti ed amici. In squadra ha legato molto con Caprile, capitan Di Lorenzo e Raspadori. E anche grazie all'aiuto di qualche massaggiatore e magazziniere sta facendo un corso accelerato di dialetto napoletano (...) È diventato in fretta beniamino dei tifosi e leader della squadra. Gli è bastato poco viste le sue qualità calcistiche e umane. È arrivato dal Torino, squadra che vive di un'identità fortissima, e ha capito presto che a Napoli le cose non vanno poi così diversamente (...) Il suo sogno è quello di regalare una gioia grande a questa gente che ogni qual volta lo incontra per strada lo riempie di complimenti (...) Antonio Conte lo considera già un intoccabile della sua difesa, che sia a tre oppure a quattro".
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