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La Regione Campania ha diffuso pochi minuti fa il bollettino con i nuovi dati di positivi al coronavirus. Inoltra, il Presidente Vincenzo De Luca ha firmato una nuova ordinanza che dispone alcune nuove limitazioni per attività e servizi di ristorazione.
L'Unità di Crisi della Regione Campania comunica i seguenti esiti delle analisi sui tamponi, condotti dagli Ospedali del territorio. Ecco di seguito tutto nel dettaglio:
Cotugno di Napoli ha esaminato 426 tamponi di cui 73 risultati positivi.
Ruggi di Salerno ha esaminato 242 tamponi di cui 16 risultati positivi.
Moscati di Aversa ha esaminato 25 tamponi, nessuno è risultato positivo.
Moscati di Avellino ha esaminato 117 tamponi, di cui 21 risultati positivi.
Ospedale San Paolo di Napoli ha esaminato 63 tamponi di cui 16 risultati positivi.
Azienda ospedaliera universitaria Federico II di Napoli ha analizzato 67 tamponi di cui 13 risultati positivi.
Ospedale Santa Maria della Pietà di Nola ha esaminato 62 tamponi di cui 11 risultati positivi.
Azienda ospedaliera San Pio di Benevento ha esaminato 25 tamponi di cui 10 positivi.
Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno ha esaminato 59 tamponi di cui 10 risultati positivi.
La giornata, dunque, si chiude con i seguenti numeri diffusi dalla Regione campana:
Totale tamponi di oggi: 1086
Totale positivi di oggi: 170
Tracciamo, poi, i numeri complessivi dall'inizio dell'epidemia:
Complessivo positivi: 1752
Complessivo tamponi: 11679
La Regione, infine, ha scritto oggi il seguente messaggio in un’altra nota. “Circa un mese fa, quando scoppiava l’emergenza, la Campania, appena uscita da 10 anni di commissariamento della sanità, aveva un solo laboratorio autorizzato dall’Istituto Superiore di Sanità a fare i tamponi. Parliamo del Cotugno di Napoli.
Non appena ci siamo resi conto che da sola questa struttura non ce la faceva, abbiamo proceduto in autonomia, attraverso il Cotugno stesso. In meno di due settimane abbiamo aperto dieci laboratori in tutta la regione per accelerare i tempi e recuperare i ritardi che indubbiamente ci sono stati.
Tuttavia, dobbiamo parlarci con chiarezza e senza demagogia: non è la moltiplicazione dei tamponi a fermare i contagi, ma lo stare a casa e mantenere la distanza sociale”.
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