Su Osimhen e i 10 milioni di ingaggio proposti dal Napoli «Non ho perplessità in proposito, è un calciatore molto particolare con doti enormi. Combina caratteristiche fisiche e tecniche in modo unico. Non mi parli di soldi: non sono mai stato bravo in materia. Di certo, è una cifra che va contestualizzata in base al campionato: in Italia ha un valore, in Inghilterra ne ha un altro e in Arabia Saudita un altro ancora. Sarebbero sicuramente tanti per un calciatore di Serie A, ma se non li prende lui...».
Sul digiuno di Kvaratskhelia «Non si tratta assolutamente di un caso. Ormai lo conoscono tutti, soprattutto gli allenatori avversari. È sempre il primo ad essere raddoppiato, cosa che all’inizio non accadeva. Ritengo sia questa la chiave più giusta per spiegare un simile digiuno».
Su Raspadori esterno d'attacco «Ha le qualità per ricoprire anche quel ruolo, tuttavia mi sbilancio nel dire che preferisce senz’altro giocare al centro dell’attacco. Mi immedesimo perché ricorda tanto com’ero io all’epoca: non proprio un falso centravanti ma un attaccante di manovra, che sa giocare lontano dall’area di rigore»
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