Ottavio Bianchi, ex allenatore di Napoli e Roma, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport, soffermandosi sul match fra le due compagini in programma domenica sera alle 20.45 all'Olimpico. A Napoli ci ha giocato e allenato, passandoci oltre dieci anni della vita. A Roma, invece, si è fermato solo due stagioni.
rassegna
Bianchi: “Il Napoli ha mille alternative, Kvaratskhelia gioca divinamente”
Bianchi su Roma-Napoli
"Chi vincerà? Difficile dirlo. Questo Napoli è la squadra per eccellenza in Italia, basta vedere le partite con Ajax e Liverpool. Sta facendo bene in ogni senso: gioco, collettivo, individualità. Sprigiona entusiasmo, mi sembra non abbia difetti o punti deboli: tanti sbocchi offensivi e solidità difensiva. In più non vedo giocatori tristi, neanche in panchina, chi entra anche solo per 15 minuti dà tutto. E nell’epoca dei cinque cambi questo fa la differenza".
Su Kvaratskhelia
"Una gran bella intuizione, nessuno conosceva questo ragazzo dal nome impronunciabile ma che gioca divinamente. Il Napoli è stato bravo, ha visto lungo".
Sull'attacco del Napoli
"E chi metti hai sempre qualcosa indietro di buono. Con Osimhen attacchi più la profondità, anche per sfruttare la sua falcata. Mentre Raspadori è uno degli italiani più interessanti in assoluto. Se gioca lui devi giocare un po’ come il Barça di Messi, Xavi e Iniesta, con quel palleggio volto a stancare gli avversari e poi a colpirli, soprattutto perché sono tutti piccoletti: lui, Politano e Lozano. E anche con Simeone è un altro sistema ancora. Questa è la ricchezza del Napoli".
Su Maradona
"Mi viene tristezza a pensarci. Nella mente lo vedo sempre sgambettare, fare anche dieci gol con la mano pur di vincere le partitine. A volte restavo a bocca aperta davanti al suo talento e lo applaudivo, sperando che nessuno mi vedesse...".
© RIPRODUZIONE RISERVATA