Federico Bernardeschi, attaccante del Toronto, ha rilasciato un'intervista ai taccuini de Il Mattino, soffermandosi sulla trattativa che avrebbe potuto portarlo al Napoli nel 2022.


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Bernardeschi: “Fui vicino al Napoli, ADL chiamò il mio agente. Su Conte e Insigne…”
Bernardeschi sul suo mancato arrivo al Napoli
—Prima di Toronto, però, lei poteva davvero arrivare a Napoli?
"Sì, sono stato davvero tanto vicino al Napoli nel 2022. Il presidente chiamò il mio agente dell'epoca e la trattativa entrò nel vivo. Napoli è una piazza che ti dà tanto, vive di calcio e vive solo per il calcio. Una cosa del genere può solo far piacere a un giocatore. Poi le cose non si concretizzarono e io sono volato qui in Canada".
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Quel Napoli lo allenava Spalletti che oggi è il CT della Nazionale: vi siete sentiti per un suo ritorno in azzurro?
"No, mai. Ma non mi nascondo dietro un dito. Ogni mia scelta è ponderata. So come funziona il calcio, soprattutto quello in Italia e sapevo benissimo che scegliendo la MLS avrei rinunciato a delle cose importanti. Ne ero consapevole. Sapevo quello che mi potevo perdere e sapevo quello che potevo trovare. Non mi aspetto assolutamente niente".
Su Conte e Insigne
—E il Napoli?
"È la squadra che può dare più fastidio all'Inter insieme all'Atalanta che senza ha un valore aggiunto. Se la giocheranno fino alla fine a meno che l'Inter non stacchi tutte, ma mi sembra difficile pensare che possa accadere visto che i neroazzurri sono molto focalizzati sulla Champions. E poi il Napoli ha Conte...".
Ovvero?
"È un allenatore di un'altra categoria. L'ho avuto solo all'Europeo 2016 ma mi è bastato. Quello che riesce a darti Conte l'ho visto dare da pochi altri allenatori. Sia a livello tattico, ma soprattutto a livello umano".
Ci dica.
"Riesce a tirarti fuori quello che hai dentro e si fa seguire in tutto e per tutto. Sa toccare delle corde che altri allenatori non fanno. La sua capacità è innanzitutto umana. Se ti dice di buttarti giù da un ponte, lo fai. Ti tira fuori l'anima".
Cosa ha imparato da lui?
"Una lezione fondamentale. Che se riesci a toccare le corde giuste, dai giocatori riesci ad avere molto di più di quello che pensi andando oltre ogni aspettativa".
Ma nello spogliatoio del Toronto si parla di scudetto del Napoli con Lorenzo Insigne?
"Non nominiamo quella parola, che c'è la scaramanzia a Napoli eh. Scherzi a parte: con Lorenzo ogni tanto ne parliamo e lui ci crede, ma sotto sotto è scaramantico e quindi non vuole dirlo".
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