Beppe Bergomi, ex calciatore e opinionista TV, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, soffermandosi sull'eliminazione dell'Italia dai Mondiali 2022.
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Bergomi: “Italia, eliminazione peggiore di 5 anni fa. Ripartirei con Gattuso”
Beppe Bergomi ha rilasciato un'intervista al Corriere dello Sport, soffermandosi sull'eliminazione dell'Italia dai Mondiali 2022
Bergomi sull'eliminazione dell'Italia dai Mondiali 2022
"Questa eliminazione è peggiore rispetto a quella di cinque anni fa. Allora ci portavamo dietro un pessimo ranking ed eravamo arrivati secondi nel girone dietro una Spagna forte. Stavolta da teste di serie non siamo riusciti a metterci alle spalle la Svizzera contro la quale abbiamo sbagliato due rigori in altrettanti scontri diretti. E poi gli spareggi: un conto è avere come avversario la Svezia; un altro, con tutto il rispetto, è sfidare la Macedonia".
Su Mancini
"Mancini peggio di Ventura? Roby è un amico e un grande allenatore. Mi dispiace per lui, ma è chiaro che, come si è preso tanti elogi quando a luglio ha fatto un’impresa vincendo l’Europeo, adesso viene criticato. Il calcio a volte sa essere crudele".
Sul possibile successore sulla panchina azzurra
"Da giovedì sera sento e leggo nomi su nomi: Cannavaro, Pirlo, Gattuso, Ranieri, De Zerbi. Tutti hanno caratteristiche giuste: i tre ex campioni del mondo sanno come si vince in azzurro, Ranieri sarebbe un selezionatore ideale grazie alla sua esperienza, De Zerbi darebbe una filosofia calcistica simile a quella di Mancini. Io però se dovessi dire un nome, punterei su Gattuso. Ci vuole uno con la sua carica, il suo carisma e, al tempo stesso, la sua esperienza per ripartire in un momento simile".
Sulle cause dell'eliminazione
"Una delle spiegazioni è che da anni abbiamo il problema del gol. L’Italia dispone di difensori e centrocampisti di livello mondiale, gente che per anni ha giocato e gioca in Champions come Chiellini, Bonucci, Verratti, Jorginho e Barella, ma in avanti ci manca qualcosa. A Euro 2020 abbiamo vinto grazie ai rigori in semifinale e in finale, ma anche agli ottavi abbiamo avuto bisogno dei supplementari. E non dimenticatevi che eravamo partiti lanciati grazie a un girone con tutte e tre le partite in casa ovvero con il calore dell’Olimpico. Tutto ciò premesso, con la Macedonia devi vincere. Lo dico a mente fredda. Non è possibile tirare tutte quelle volte in porta e non metterla dentro".
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