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(Photo by Laurence Griffiths/Getty Images)
Marino Bartoletti, giornalista, ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino, soffermandosi sul momento del Napoli nella corsa scudetto e il ruolo che avrebbe potuto avere Diego Armando Maradona in questo frangente.
"Diego direbbe agli azzurri che devono ricordarsi cosa è stato il Napoli e cosa può tornare ad essere. Direbbe che non si può avere paura nel momento del coraggio. Con Maradona in campo, il Napoli avrebbe vinto questo scudetto con almeno 6 o 7 giornate di anticipo. Quello che manca al Napoli è un leader. E non dico un Maradona, ma un Bruscolotti: qualcuno che facesse vibrare il cuore e altre parti anatomiche ai giocatori. Servirebbe il leader nello spogliatoio in grado di fare capire che queste sono occasioni storiche che non passano tutti gli anni a Napoli".
"Sarebbe la chiusura di un cerchio. E vorrebbe dire anche per lui il fatto che il Napoli torna a quello che gli compete. Certamente gli ridarebbe quel sorriso di cui tutti gli siamo debitori. Se ne è andato senza sorridere. Mi piace immaginare un Diego visibile che occupa abitualmente lo stesso posto in tribuna. Sempre là, con i giocatori che lo guardano e capiscono che quello è il momento di dare tutto. Sarebbe una specie di divinità che incombe. Direbbe: Ricordate cosa è accaduto su questo campo quando si chiamava San Paolo?. E per i giocatori sarebbe una spinta in più. Forse unica".
"Diego? Innanzitutto un amico, prima ancora che un giocatore. Ecco perché mi commuovo ancora quando rileggo le pagine del libro dove racconto di lui. Con Diego avevo un'intimità unica. Basti pensare che lo chiamavo a casa per intervistarlo. E dovevo chiamarlo sul tardi. Se non mi rispondeva, chiamavo Mary Bruscolotti che chiamava Claudia e lei gli diceva che lo stavo cercando".
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