- SSC Napoli 2024/25
- Rosa Napoli Hall of Fame
- Champions League
- Coppa Italia
- Europa League
- Calciomercato Napoli
- Ultimissime Calcio Napoli
- Rassegna
- Video/Foto
rassegna
NAPLES, ITALY - AUGUST 01: Gennaro Gattuso, SSC Napoli coach, gestures during the Serie A match between SSC Napoli and SS Lazio at Stadio San Paolo on August 01, 2020 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Al Camp Nou, questa sera, si gioca Barcellona Napoli. Le due squadre hanno la possibilità di staccare il biglietto per i quarti. La Juve di Sarri, ieri sera, non è riuscita contro il Lione. Al momento, invece, l'Atalanta è l'unica italiana già qualificata. Alle 21 di oggi, quindi, si deciderà il destino degli azzurri. Setién, secondo quanto scrive l'edizione odierna de La Repubblica, si gioca più di Gattuso. Di seguito l'analisi del quotidiano, oggi in edicola.
“Alzare il trofeo, però, è soprattutto l’unica possibilità che resta a Quique Setien per essere considerato all’altezza della panchina blaugrana”.
Per Gattuso, invece, è diverso. Il suo futuro in azzurro non è in bilico.
“Gattuso si sente invece in pace con sé stesso: ha fatto tutto quello che poteva, dopo aver ereditato una situazione compromessa nella gestione Ancelotti. Nemmeno Ringhio è riuscito però a resettare i blackout che talvolta mandano in tilt il suo gruppo e su tutte le furie De Laurentiis. Per questo il presidente ha rinviato l’incontro per il rinnovo del contratto. I due continueranno insieme, ma l’esito della notte spagnola peserà su durata e consistenza economica dell’accordo".
Nel giorno della vigilia, il tecnico dei partenopei, Gennaro Gattuso, è intervenuto in conferenza stampa accompagnato dal portiere David Ospina.
Modulo avversario? “Il Barcellona è la sua metodologia, il suo modo di tenere in campo. Adesso non è importante se gioca a 3 o 4 ma conta ciò che vogliono fare, come possono metterti in difficoltà. Importante è la loro mentalità, il loro modo di giocare a calcio. Puig? Un giovane campione con il gioco dentro che fa sembrare delle cose difficile, giocate normali. Vederlo giocare fa bene a chi ama il calcio”.
Emozioni? “Da giocatore ne ho giocate tante e le sentivo molto. Da allenatore è diverso perchè non posso trasmettere tensione. Parlerò con la squadra domani. Quando si giocano queste partite bisogna partire dall’infanzia. Prima di arrivare a queste partite c’è la spiaggia, le squadre giovanili. I miei calciatori devono ricordare da dove sono partiti”.
Strategia? “Li abbiamo colpiti con il palleggio. Loro sono a disagio quando non hanno la palla. Dobbiamo essere bravi a sfuggire dalla loro pressione. Dobbiamo giocare bene e ragionare quando abbiamo e quando non abbiamo palla. Sembra facile ma non lo è. Non dobbiamo pensare di venire ed avere determinate presunzioni”.
Lozano ed Insigne? “Lorenzo si è allenato al 100%. Parlerò con lui e con i medici ma giocherà solo se al meglio della forma. Se sarà al 100% prenderà gli scarpini, la fascia da capitano e scenderà in campo. Hirving ha lavorato duramente. Ha risposto alle nostre richieste. E’ diverso da tutti gli attaccanti che abbiamo. Adesso il problema è come vogliamo far giocare questa squadra”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA