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NAPLES, ITALY - FEBRUARY 21: Victor Osimhen of SSC Napoli shakes hands with Robert Lewandowski of FC Barcelona after the UEFA Champions League 2023/24 round of 16 first leg match between SSC Napoli and FC Barcelona at Stadio Diego Armando Maradona on February 21, 2024 in Naples, Italy. (Photo by Francesco Pecoraro/Getty Images)
Quello che vedremo domani sera all'Olimpico di Montjuic tra Barcellona e Napoli potrebbe essere un duello senza esclusioni di colpi. Dopo l'1-1 dell'andata, nessuno scenario è da escludere e la partita si preannuncia decisamente equilibrata. Sembra promettere scintille in particolare il confronto tra coloro i quali saranno chiamati a finalizzare le trame di gioco delle due squadre, da una parte Robert Lewandowski e dall'altra l'azzurro Victor Osimhen. I due bomber sono protagonisti nel focus dell'edizione odierna del Corriere dello Sport.
"È uno scontro generazionale, di là c’è un fenomeno paranormale – 36 anni ad agosto, più o meno 600 gol in carriera – e di qua c’è uno dei suoi eredi più autorevoli, il rappresentante d’un modello moderno d’essere centravanti, il riferimento principale e ultimo di una squadra che gli appartiene, almeno sino a giugno. Osimhen è il fattore o, semplicemente, il valore aggiunto che va oltre le trentuno reti nella stagione del delirio, quella che sta alle spalle, perché rappresenta la sintesi, quasi il modello, dell’interpretazione del ruolo: attacca, anche da solo, difende come il migliore stopper d’un tempo, riparte in contropiede, si fa largo nel caos delle aree di rigore, è diventato partecipe, è ancora un po’ litigioso, ma è decisivo. Il Napoli lo ha avuto praticamente part-time, se lo è goduto ma per modo di dire: nei primi quattro mesi – da agosto a dicembre – le scorie di un rinnovo, arrivato quasi alla vigilia di Natale hanno avuto un peso e le nove reti in diciassette partite, tra campionato e Champions, sono rimaste semplici bollicine, in attesa di andarsene in Coppa d'Africa".
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