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rassegna

Non solo l’Atalanta, il Napoli al Gewiss batte anche i fantasmi del passato

Emanuela Castelli
Emanuela Castelli Giornalista 

Un primo tempo da incorniciare, il pareggio alla ripresa però ha "intontino" gli azzurri per un po', come in preda ai recenti ricordi

Il Napoli espugna il Gewiss Stadium, battendo l'Atalanta ma anche i fantasmi del recente passato, che ad un certo punto hanno sembrato palesarsi nella testa dei calciatori al pareggio dei padroni di casa.

Napoli, battuti Atalanta e fantasmi del passato

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Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Il Napoli si è rialzato più e più volte, è riuscito ad uscire dalle proprie paranoie quando pareva ci stesse cascando di nuovo, l’ha vinta nel momento migliore dell’Atalanta, l’ha strappata al caso o magari benedicendo la generosità di Carnesecchi: e però, in quell’1-2 che sistema umore e classifica e spruzza bollicine sul debutto di Walter Mazzarri, c’è pure il desiderio di ribellarsi alle paure, tante e pure troppe. Kvara, che appartiene ad un’altra categoria, ha scaraventato se stesso nella partita in maniera inusuale (di testa, 44' pt, dopo giro palla e traversone di Di Lorenzo), bruciando le statue di cera - Scalvini e Djimsiti - e spingendosi con il Napoli al di là delle ombre, in quel primo tempo dominato dal gelo, anestetizzato da Anguissa e da Lobotka, o anche da Natan, svelto di testa. E comunque, 4-3-3, con padronanza degli spazi, le coperture necessarie, un forcing mai eccessivo, per non aprire praterie alle spalle". 



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