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(Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)
L'edizione odierna della Gazzetta dello Sport si sofferma sul piano tattico preparato dal tecnico dell'Atalanta Gian Piero Gasperini per fermare, nel match di domani pomeriggio, due uomini chiave del Napoli di Spalletti: Lobotka e Kvaratskhelia.
Le “uscite” del Napoli sanno essere poesia per la perfezione di certi meccanismi e la facilità di certi dialoghi. Ma alla Dea può essere servito anche il votaccio preso contro la Lazio nella lezione sul recupero palla. E pure quello dello scorso aprile (Atalanta-Napoli 1-3), quando la mente di Stanislav Lobotka partorì pensieri mai interpretati dai nerazzurri. Parlare di “gabbia” è esagerato. Ma sicuramente saranno necessari ben altra schermatura da parte del trequartista e raddoppi di uno dei due mediani. In ogni caso, che assieme a Koopmeiners ci sia Scalvini o Pasalic, si parla di gente che ha chili e centimetri per provare a disturbare lo slovacco.
La velocità che, dall’altra parte del campo, Kvaratskhelia userà come sempre per rendere illeggibili le soluzioni offensive del Napoli. Il candidato “naturale” a occuparsi delle sue sgommate è Toloi, per Gasperini un recupero prezioso che ha superato molto bene il test di Empoli. Dove però è tornato vicino ai suoi standard migliori anche Hateboer, di nuovo stabilmente a destra dopo la parentesi mancina contro la Lazio. E proprio l’olandese, in prima battuta, può essere l’alleato migliore del capitano per ridurre il raggio d’azione del georgiano, iniziando in zone meno minate le operazioni di disinnesco.
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