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rassegna

ASL Napoli 2, il direttore: “I tre azzurri in quarantena in campo perché in bolla”

Domenico D'Ausilio

Secondo il direttore dell'ASL Napoli 2 i tre azzurri in quarantena, Zielinski, Lobotka e Rrahmani, potevano giocare contro la Juve

Un provvedimento della suo dipartimento di prevenzione ha lasciato in bilico Juve-Napoli, ed ancora oggi si discute se i tre azzurri in quarantena, Rrahmani, Zielinski e Lobotka, potessero giocare. Antonio D'Amore, direttore della Asl Napoli 2, però non è il tipo che si sottrae e ha rilasciato un'intervista ai microfoni de Il Mattino.

ASL Napoli 2, il direttore sui tre calciatori azzurri in quarantena

Direttore, per sgomberare campo dagli equivoci, lei per chi tifa?

"Napoli, senza se e senza ma. Devo dire che in infanzia ero attratto dalla Juventus degli Scirea, era una Juve diversa".

Torniamo a Zielinski, Lobotka e Rrahmani. Secondo lei viste le regole dell'isolamento in vigore i tre potevano giocare domenica sera contro la Juventus?

"Saranno stati attenti a rispettare tutte le norme, sia quelle sanitarie che quelle del protocollo. Se cioè non hanno avuto contatti esterni. Quindi penso proprio di sì".

E ora si possono allenare?

"Allo stato attuale, si. Secondo il protocollo Figc, osservano l'isolamento e possono allenarsi. Attraverso il nostro dipartimento di prevenzione, abbiamo chiesto al Napoli se sono osservate le norme di isolamento prescritte. Il club ha già risposto, elencando le azioni messe in campo per fare in modo che ci sia un'osservanza strettissima delle regole. I tre calciatori, domenica, faranno il tampone: se saranno negativi saranno sciolti dal vincolo dell'isolamento".

Ci saranno provvedimenti amministrativi per i tre calciatori?

"Saranno fatte delle valutazioni dal dipartimento di prevenzione dopo la relazione del Napoli".