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Ascierto: “La Campania tra i luoghi più sicuri al mondo, bravi a contenere e curare il virus”

Redazione

Paolo Ascierto, direttore dell’unità di immunoterapia oncologica e terapie innovative del Pascale, ha parlato ai microfoni de Il Mattino della situazione in Campania per ciò che riguarda il coronavirus. Ascierto: “La Campania tra i...

Paolo Ascierto, direttore dell'unità di immunoterapia oncologica e terapie innovative del Pascale, ha parlato ai microfoni de Il Mattino della situazione in Campania per ciò che riguarda il coronavirus.

Ascierto: "La Campania tra i luoghi più sicuri al mondo, bravi a contenere e curare il virus"

Se la Campania è sicura: "Assolutamente si, ce lo dicono i numeri. Nonostante il piccolo focolaio di Mondragone siamo tornati a zero casi su migliaia di tamponi eseguiti in aree sensibili e da 12 giorni consecutivi non registriamo decessi. Siamo d'altra parte nella fase della convivenza col virus, che c'è e circola in ogni parte del mondo, ma qui in Campania abbiamo dimostrato di essere bravi sia a contenerlo sia a curarlo al meglio".

Sulle precauzioni: "Bastano quelle che sono in vigore: lavare spesso le mani, usare gel disinfettante e mascherine nei luoghi chiusi. Evitare lunghe permanenze in luoghi affollati. Poi ci sono i compiti delle strutture sanitarie che devono individuare, tracciare e testare prontamente i casi positivi che emergono dai controlli che quotidianamente facciamo. Le Asl e gli ospedali ovunque sono attivi con grande efficienza su questo fronte".

Se la Campania è attrezzata anche nei luoghi di vacanza: "Certamente: tutti presìdi delle Asl delle varie province, durante la fase acuta dell'epidemia, hanno risposto efficacemente e consolidato routine di isolamento e trattamento dei casi. Percorsi rimasti attivi. Basta pensare a quanto hanno fatto l'ospedale di Ischia e di Pozzuoli, il Loreto in collegamento con Capri, l'ospedale di Eboli nel salernitano e poi Scafati, Boscotrecase, Ariano Irpino, Il Moscali, Il San Pio di Benevento, Maddaloni. A sud si è aggiunto ora anche l'ospedale di Agropoli per la zona costiera cilentana. Del resto anche nella zona nord della regione, nel recente focolaio di Mondragone, all'ospedale di Sessa Aurunca ha partorito il caso indice senza incubare il virus in ospedale. Durante l'epidemia in Campania è nata una rete con il Cotugno come Hub che ha fatto scuola rispetto alle procedure anticontagio e noi con il Monaldi siamo rimasti in contatto con tutti i Covid center per indicare la tempistica con cui iniziare il trattamento con il Tocilizumab".