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Anguissa pupillo di Garcia, sarà al centro del villaggio: il ruolo del centrocampista

Edoardo Riccio
Edoardo Riccio Giornalista 

Il retroscena legato al centrocampista camerunese al nuovo allenatore del Napoli

Ufficializzato alcuni giorni fa, Rudi Garcia allenerà il Napoli nella prossima stagione, raccogliendo l'eredità pesante di Spalletti. Ritroverà Anguissa sotto l'ombra del Vesuvio, allenato già nella sua esperienza francese al Marsiglia. Il camerunese sarà cruciale nello scacchiere tattico dell'allenatore francese e ricoprirà un nuovo ruolo a centrocampo.

Anguissa cruciale nella formazione di Garcia: il ruolo del centrocampista

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Di seguito i dettagli rivelati dall'edizione odierna de Il Corriere dello Sport: "Anguissa è molto legato a Garcia, prima di Spalletti era stato l’allenatore con cui aveva giocato di più, 87 presenze ai tempi del Marsiglia per un totale di 5104 minuti in campo con le indicazioni del francese dalla panchina. Garcia e Anguissa hanno vissuto due stagioni intense, dal 2016 al 2018, conquistando un quinto e un quarto posto e, soprattutto, la finale di Europa League nel 2018, traguardo prestigioso con l’epilogo amaro del trionfo per 3-0 dell’Atletico Madrid del Cholo Simeone e di un certo Griezmann trascinatore in campo e autore di una doppietta. Anguissa partì titolare accanto a Sanson nel 4-2-3-1 di Garcia, ma nel corso di quelle stagioni ha imparato a fare tutto.

Garcia sfruttava il suo entusiasmo dettato dalla giovane età per sperimentare e farlo crescere in ogni zona del campo. Anguissa con Garcia ha fatto il mediano a due, ma anche la mezzala quando il Marsiglia era schierato col 4-3-3 o, ancora, il centrale quando si giocava col 4-4-2 o quando il modulo diventava 3-4-2-1 con Payet, Thauvin e Ocampos che si alternavano sulla trequarti. Centrocampista totale ma all’occorrenza, una volta, anche terzino a destra. Dal campo risposte convincenti e una stima cresciuta nel tempo. Per questo motivo Anguissa sarà, nel Napoli di Garcia, perno della manovra, prestigioso ruolo ricoperto anche con Spalletti. La grande differenza, oltre all’età e all’accumulata esperienza, è la maggior partecipazione alla manovra offensiva".