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Ancelotti: “De Laurentiis non mi fece fuori, Mourinho a Roma come me a Napoli”

Domenico D'Ausilio

Carlo Ancelotti, tecnico dell’Everton, ha rilasciato un’intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, soffermandosi sulle analogie dell’arrivo di Mourinho alla Roma e quello del suo passaggio al Napoli. Ancelotti su Mourinho...

Carlo Ancelotti, tecnico dell'Everton, ha rilasciato un'intervista ai microfoni del Corriere dello Sport, soffermandosi sulle analogie dell'arrivo di Mourinho alla Roma e quello del suo passaggio al Napoli.

Ancelotti su Mourinho alla Roma

L’arrivo di Mourinho alla Roma può essere paragonato al tuo passaggio al Napoli? "Ci devo pensare". 

In entrambi i casi il palmares del tecnico era ed è notevolmente più ricco di quello del club. Altra coincidenza, nient’affatto casuale: sia tu che lui avete fatto le cose di nascosto. "Allora sì, può essere. Alla fine conta la voglia che uno ha di allenare. Stare fermi a lungo non piace a nessuno, il desiderio è sempre quello di ritrovare il campo. Roma e Napoli, poi, sono piazze importanti. Come in ogni azienda che si rispetti, anche nel calcio il risultato finale deve essere rapportato alle aspettative iniziali. Ci sono squadre che hanno l’obbligo dello scudetto e altre che puntano a entrare tra le prime quattro, altre ancora si pongono un solo obiettivo: mantenere la categoria".

A Napoli ti fece fuori De Laurentiis. "Non è esatto. E comunque non aggiungo altro, non ha più importanza".

Sul progetto Superlega

Il progetto Superlega ti ha visto tra gli oppositori dichiarati. "Mi sta bene che si parli di business, di industria del calcio, poiché muove 25 miliardi di euro, almeno così ho letto. Non mi sta bene, però, quando il business uccide il merito sportivo. Ero contro la Superlega perché non lo considerava. Ci vuole un’abilità particolare per coniugare business e merito e il calcio questa capacità deve possederla, altrimenti non ci siamo. Il merito riservato solo a cinque squadre non è merito".