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rassegna

Agresti attacca: “Due anni di delusioni, eppure alla Juve decide sempre Allegri…”

Raffaele Troiano

Nel suo fondo per La Gazzetta dello Sport, il noto giornalista si è espresso sul lavoro del tecnico toscano al club bianconero

Nel suo fondo su La Gazzetta dello Sport, Stefano Agresti, noto giornalista, si è espresso sul lavoro di Massimiliano Allegri alla guida della Juventus. Ecco quanto, delle sue parole, è stato evidenziato dalla nostra redazione!

Agresti: "Juventus? Dopo due anni di delusioni, decide sempre Allegri"

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Di seguito le dichiarazioni di Stefano Agresti a La Gazzetta dello Sport: "Al comando della Juve c’è ancora l’uomo che l’ha guidata lungo due stagioni fallimentari. E la sensazione è che conti più di prima. C’è la mano di Allegri nella decisione di mettere Bonucci fuori rosa: dallo sgabello al campetto degli indesiderati, siamo arrivati alla resa dei conti. Ancora più clamoroso è il ribaltone che Allegri ha ispirato in attacco: fuori un centravanti di ventitré anni, Vlahovic, e dentro uno di trenta, Lukaku. Dov’è la convenienza per la Juve? La spiegazione a questa strana scelta della Juve è probabilmente nascosta nella linea Allegri: prendiamo uno esperto, uno che risolva le partite da solo, o che almeno possa provarci, palla a Lukaku e poi ci pensa lui, piuttosto che lavorare per costruire una Juve con un’anima tattica, un’identità, una fisionomia".

Su Lukaku: "C’era proprio bisogno di Giuntoli per scoprire Lukaku, per accorgersi di un centravanti di trent’anni, per convincerlo a trasferirsi alla Juve con un ingaggio di 11 o 12 milioni netti l’anno? Forse no: bastava Allegri".