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A Radio Marte nella trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma è intervenuto Umberto Calcagno, vice presidente vicario AIC
"Caso Napoli? Al momento non ci sono azioni formali in atto tra società e calciatori o comunque noi non lo sappiamo perchè i calciatori non ce l'hanno comunicato. Al momento non c'è alcun contenzioso in atto e se De Laurentiis si limiterà alla multa del 5% sullo stipendio, il calciatore non è detto che ricorra a noi.
La procedura si instaura con un ricorso fatto dalla società nei confronti del tesserato e la sanzione quindi non viene erogata immediatamente, ma ha bisogno di un vaglio del collegio arbitrale.
Il ritiro di per sè non è una sanzione, non si può parlare di sanzione quando si chiede al calciatore di stare insieme e dormire con un compagno di squadra, cosa diversa è il ritiro punitivo. E' difficile entrare nel merito: anche io ho fatto dei ritiri nell'arco della mia carriera, erano però tutti propedeutici alla migliore preparazione degli incontri di calcio e quindi avevano una giustificazione tecnico-sportiva e non è un caso che nei contenziosi un ruolo determinante l'ha giocato il ruolo dell'allenatore.
Se i calciatori del Napoli si rivolgeranno a noi, bisognerà capire se il collegio arbitrale giudicherà che quel ritiro era propedeutico e necessario ai fini della preparazione della partita oppure se si trattava di un ritiro punitivo. Abbiamo già preso una posizione in passato sui ritiri punitivi, ma non posso esprimermi su quanto accaduto a Napoli perchè non conosco la situazione, ma in generale, se i ritiri sono punitivi, è giusto che i calciatori lo disertino".
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