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La conferenza stampa tenuta ieri a Castel Volturno da ADL ha restituito l'immagine spiacevole di un manager che, dopo aver costruito uno straordinario successo (di cui gli va dato atto), è riuscito a commettere errori che hanno precipitato il Napoli in una stagione da incubo.
Ne parla oggi il Corriere dello Sport, ecco quanto evidenziato dalla nostra redazione: "Per settimane, anzi mesi, Napoli ha semplicemente tentato di capire cosa stesse succedendo a un club che s’è meritato il titolo di «modello», e per chi non si lascia andare ai ragionamenti con la pancia, il riconoscimento è autentico, ha radici che si perdono nella polvere della Fallimentare ed è poi germogliato attraverso le visioni e l’ispirazione di un manager che però ora sembra distante da se stesso, la replica incollerita che uno specchio deformante trasmette con forme incattivite. Ci sarebbero punti cardinali attraverso i quali indirizzarsi alla ricerca di un perché e sarebbe pure semplice, quasi scontato, certo un atto di sincerità, alzare la mano, riconoscere d’aver battuto rotte divenute rovinose e di essere comunque riuscito ad evitare (per il momento) di ritrovarsi travolto da onde oceaniche capaci di sommergere fatalmente. De Laurentiis ha il gusto estemporaneo di voler stupire, il desiderio bulimico di costruirsi una realtà parallela, forse per assecondare la propria natura da produttore cinematografico o magari anche no, ed è assolutamente vietato chiedere ad un uomo di 75 anni di cambiare il proprio incedere per farsi piacere o per non farsi del male".
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