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Adani: “Napoli meglio in trasferta che al Maradona, Osimhen è una delle ragioni”

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Lele Adani ha parlato ai microfoni della Gazzetta dello Sport soffermandosi sull'andamento balbettante del Napoli al Maradona in campionato

Domenico D'Ausilio

Lele Adani, ex calciatore ed opinionista, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni della Gazzetta dello Sport soffermandosi sull'andamento balbettante del Napoli al Maradona in campionato, dove ha già perso quattro match in questa stagione.

Adani sull'andamento negativo del Napoli al Maradona

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"Inaccettabile. Il Maradona deve essere l’arma in più, non un limite. Il Napoli ormai da un decennio ha uno stile riconoscibile. Vuole il dominio del gioco attraverso il fraseggio, occupa la metà campo avversaria tenendo un baricentro molto alto. Ma per come gioca, soprattutto in casa, crea e segna troppo poco. Così a volte subentra un po’ d’ansia, di braccino corto e le cose riescono meno bene. Dal punto di vista del gioco, solo il Barcellona ha messo sotto il Napoli al Maradona per 90’. E in Italia, l’Inter per un tempo".

Su Osimhen

Ma perché in trasferta arrivano risultati migliori? "Una delle ragioni si chiama Victor Osimhen. La più grande sfida di Luciano Spalletti, per sua stessa ammissione a inizio stagione, era trasformare Osimhen in un attaccante totale e credo che ci riuscirà. Ma a oggi il percorso non è ancora completato. Negli spazi è devastante, ma nello stretto deve migliorare. Un punto su cui Spalletti sta lavorando è nel gioco associativo con i compagni spalle alla porta, la postura nel ricevere palla, la pulizia nella sponda. Il Napoli era abituato a Higuain e Mertens, che sapevano esaltarsi in situazioni in cui Osimhen, invece, fatica. Per ora, il nigeriano è focalizzato ancora sull’ultimo movimento, quello per andare a fare gol. La tecnica è la conseguenza della preparazione. E a Osimhen manca la preparazione alla giocata associativa. Ma se c’è un tecnico che può aiutarlo, è proprio Spalletti".