Il dato interessante da analizzare però è un altro: nel 18% dei gol della Pro c'è lo zampino del numero 30 campano. Ma la storia di Vergara è una di quelle che ti fa affezionare al personaggio e non solo alle doti tecniche evidenti. In famiglia nessuno seguiva il calcio ma Antonio a soli tre anni calciava arance e mandarini. Poi arrivano le prime scuole calcio, esperienza alla Crispano prima e alla Fratello Lodi a Frattaminore poi.
I primi anni al Napoli e le prime difficoltà: storia di chi ora giganteggia in Lega Pro
—E tutto ad un tratto arriva il Napoli. Vergara approda nel settore giovanile azzurro e non lo lascerà più (sino al prestito di questa estate alla Pro Vercelli). Il suo idolo non può che non esser Lionel Messi. Messi definito da Vergara stesso un genio con talento e visione. Messi non è una scelta casuale, o meglio, non è il classico idolo di una ragazzo che vede l'argentino battagliare con Cristiano Ronaldo per più di 10 anni. La pulce è la prova che si può giocare a calcio anche se si è di bassa statura. Si può giocare a calcio anche se rispetto ai tuoi compagni di squadra sei snello e minuto. Vergara difatti come raccontato dal suo agente Davide Pinto all'età di 15 anni era il più piccolo della selezione azzurra e non viveva bene la cosa. Spesso come dichiarato dal ragazzo stesso si sentiva in "difetto", quasi come se non appartenesse al mondo del calcio. Al tal punto che il ragazzo effettuerà alcune visite per monitorare lo sviluppo corporeo. Anni difficili ma superati non appena la naturale evoluzione delle cose ha portato il ragazzo a diventare il fiore all'occhiello del settore giovanile azzurro. Alto ben 1,87 e rapido palla al piede nella sua esperienza con Frustalupi in panchina era paragonato per caratteristiche tecniche e fisiche a Fabian Ruiz. Ed oggi giganteggia in Lega Pro.
Il rapporto padre-figlio con Grava e la sua ammirazione per Zielinski
—Per Vergara il vero punto di riferimento è stato però un ex calciatore azzurro. Gianluca Grava, attuale responsabile del settore giovanile del Napoli. Leader della difesa partenopea capace di risalire dalla C alla Champions. La parole di Antonio sono state chiare: "Per me è come un padre, ogni volta che ne avevo bisogno lui era lì pronto ad ascoltarmi". Grava e Zielinski, ecco l'altro nome del calcio Napoli che colpisce segnano la carriera del classe 2003. Di Piotr Vergara vorrebbe rubare le sterzate ed il cambio di passo. Ma l'ammirazione per il polacco ha un risvolto interessante anche dal punto di vista della carriera futura del ragazzo in maglia Napoli. Come Zanoli e Zerbin pronti a ritagliarsi uno spazio nelle rotazioni di mister Spalletti, ecco che Vergara potrebbe ricalcare le loro orme. Certo, c'è ancora da crescere e farsi le ossa, ma la strada intrapresa è quella giusta. Dal Crispano al Napoli, da Frattaminore al Maradona, la storia di una rivincita sportiva, pronta a colorarsi sempre più di azzurro.
A cura di Francesco Casillo
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