Il 24 maggio del 2003 al Penzo andò in scena un vero e proprio spareggio salvezza fra Venezia e Napoli, gara valida per la 36ª giornata della Serie B 2002/03. Gli azzurri vissero il peggior campionato cadetto della loro storia, mai erano stati invischiati nella lotta per non retrocedere in terza serie. Il Napoli era quintultimo a quota 41 con 4 lunghezze di vantaggio sul Catania quartultimo che sarebbe retrocesso in C1 ma con alcuni ricorsi che avrebbero potuto sconvolgere la classifica, mentre i veneti erano sestultimi con un punto in più. Il match non fu bellissimo per ovvi motivi. Troppo alta la posta in palio. Ma i veneti la sbloccarono grazie ad un rigore trasformato da Paolo Poggi (attaccante diventato famosissimo a causa della sua introvabile figurina, insieme a quella di Volpi, di un album del 1997/98 quando militava nell'Udinese) al minuto 17. Gli azzurri (in campo con una maglia giallo fluo) reagirono e pareggiarono con Davide Dionigi sempre su rigore al 34°. La doccia fredda per i partenopei arriva al 55° minuto grazie alla rete di Ruben Maldonado, che per ironia della sorte pochi anni dopo diventerà uno dei grandi protagonisti della risalita azzurra dalla Serie C1. Il difensore paraguaiano segnò con una punizione dal limite dell’area con la complicità del portiere Manitta che si rifarà pochi minuti dopo parando un ulteriore rigore per il Venezia negando la doppietta a Poggi. Dunque, l'arbitro Collina concesse ben tre rigori in quel match. Non successo più nulla e la partita fini 2-1 per i veneti che, dunque, inguaiarono il Napoli che, però riuscì a salvarsi chiudendo al quintultimo posto, l'ultimo utile per restare in cadetteria, con 45 punti: due in più del retrocesso Catania. Però in piena estate la FIGC bloccò le retrocessioni a causa del Caso Catania e allargando, dunque, il campionato cadetto a 24 squadre nella stagione 2003/04, l'ultima della fallita SSC Napoli, rilevata poi da De Laurentiis, e con la conseguente ripartenza in C1 grazie al Lodo Petrucci della neonata Napoli Soccer, ma questa è un'altra storia.
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