Di Lorenzo 6,5 - Avere Neres avanti lo costringe a dedicarsi meno all'attacco per coprire maggiormente in difesa. Ad inizio del secondo tempo risulta fondamentale salvando quasi sulla linea un'iniziativa degli ospiti. Nel secondo tempo, soprattutto con l'ingresso di Politano, lo si vede di più in attacco a creare problemi ai lagunari, ma risulta fondamentale anche in alcune chiusure difensive di primo livello.
Rrahmani 6 - Nel corso del primo tempo gli ospiti si fanno vedere poco dalla sua parte, ma lui non perde la concentrazione. Rischia di fare il secondo gol consecutivo raccogliendo un pallone intelligente di Neres. Nel secondo tempo il Venezia fa più pressione, ma lui non si scompone mostrandosi sempre attento e ordinato.
Juan Jeus 6 - La lente d'ingrandimento è su di lui che per la seconda gara consecutiva sostituisce Buongiorno, si fa trovare pronto complice anche le poche occasioni degli ospiti nel corso del primo tempo. Anche nella seconda frazione di gioco non sembra avere particolari difficoltà rimanendo concentrato fino alla fine quando c'era da difendere il vantaggio
Olivera 6,5 - Mati dall'inizio di questa stagione è diventato un insostituibile di Conte e anche questo pomeriggio si è confermato. Fame e garra che lo porta a conquistare di caparbietà il calcio di rigore sbagliato da Lukaku. Il secondo tempo procede come il primo con Mati che prova spesso e volentieri a giocare in attacco provando anche a siglare anche il suo primo gol stagionale. Esce per stanchezza a dimostrazione di quanto ha offerto in campo (Spinazzola dal minuto 88' s.v)
Anguissa 6 - Una prestazione in calo rispetto a quelle viste contro Udinese e Genoa. Tra primo e secondo tempo non sembra particolarmente in giornata facendosi vedere poco. Per questo Conte lo richiama in panchina a 20 minuti dalla fine del match ( Raspadori dal 69' minuto 7 - Conte lo manda in campo per dare una svolta al match e lui ripaga siglando il gol del vantaggio in quella che probabilmente è la sua posizione ideale. Non solo il gol per lui, ma un'ottima prestazione forse per allontanare anche le voci di mercato)
Lobotka 6,5 - Se Frank non è stato all'altezza delle gare precedenti, il professor Lobotka è sempre lì a fare il lavoro sporco, a mettere esperienza, a dare serenità in mezzo al campo quando la confusione rischia di prendere il sopravvento. La solita partita di qualità e quantità.
McTominay 6,5 - I primi secondo del match hanno fatto capire che gara avrebbe disputato Scott. Recuperi, forza fisica e tecnica che lo hanno reso un uomo fondamentale per la squadra di Conte. Qualche errore di troppo in fase di costruzione, ma ha sempre messo una toppa riportando in cassaforte il pallone. Si inserisce anche in attacco, ma oggi non trova il graffio come contro il Torino.
Kvaratskhelia 6 - Torna titolare dopo l'infortunio al ginocchio e lo fa mostrandosi in grande spolvero. Soprattutto nel secondo tempo si prende il Napoli sulle spalle con giocate importanti, ma anche ripieghi difensivi che si sono rivelati fondamentali. Ad un certo punto si è un po' incaponito con la volontà di risolverla da solo sprecando alcune occasioni importanti che hanno portato Conte al cambio (Politano dal 74' minuto 6 - Entra lui e Di Lorenzo si libera maggiormente dal compito difensivo iniziando a costruire azioni su azioni sulla catena che tanto ha fatto bene in passato. Nel finale è fondamentale per aiutare i compagni in difesa)
Lukaku 6 - Prova a costruire per i compagni con sponde e con qualche ripartenza, ha sul piede il calcio di rigore che poteva cambiare il primo tempo e l'inerzia della partita, ma si è fatto "spaventare" da un Stankovic in ottima forma. Nel secondo prova a rifarsi mettendo in campo la sua predominanza fisica, ma Stankovic è in un momento di forma che lo rende praticamente insuperabile. Dopo l'occasione non ha smesso di provarci continuando a lavorare per la squadra e provando a vendicare il rigore sbagliato. La sua voglia rabbiosa sul finale di gara lo ha portato anche a qualche scelta egoistica, ma che fanno ben sperare per il proseguo della stagione
Neres 7 - Quando David ha il pallone tra i piedi gli avversari iniziano a tremare perché sanno che qualche cosa di pericoloso può sempre essere creato. E proprio dalla sua parte che si costruiscono le azioni più pericolose. Velocità, dribbling e giocate, ma anche qualche recupero difensivo che avrà fatto felice Conte. Ha messo lo zampino nel gol di Raspadori prima con un controllo da funambolo, poi mettendo a segno l'ennesimo. La stanchezza non pesa sulle sue gambe e anche nel recupero continua a fare show in campo.
All. Conte 7 - Essere un grande allenatore vuol dire avere il coraggio di fare determinate scelte e quest'oggi lui ne ha fatte tre che hanno indirizzato la partita. La prima quando ha lanciato dal primo minuto Kvara-Lukaku-Neres, la seconda quando ha chiamato in panchina Anguissa per far entrare Raspadori facendolo giocare in quello che è probabilmente la sua posizione, la terza quando ha scelto di lasciare in campo Neres e cambiare Kvaratskhelia che ha iniziato a cercare troppo la giocata solitaria. C'è da lavorare su diversi aspetti, come i troppi pochi gol nonostante le occasioni create, ma in 5 mesi il lavoro portato avanti è straordinario. Il suo Napoli è variabile a seconda dell'indirizzo che prende la gara, un 4-3-3 iniziale che può diventare altro. Ripagata anche la sua scelta di lasciare in campo Lukaku fino alla fine, con il belga che è salito di livello soprattutto nel finale quando ha dimostrato di star bene anche dal punto di vista fisico. Il 2024 il suo Napoli lo chiude in vetta, ma ci sarà da migliorare.
A cura di Sara Ghezzi
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