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Napoli-Palermo, le pagelle: Ngonge on fire, Neres giocoliere, Marin rimandato. McTominay devastante

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I voti degli azzurri vittoriosi contro i rosanero
Sara Ghezzi

Il Napoli questa sera è sceso in campo contro il Palermo nella gara valida per i sedicesimi di finale di Coppa Italia. Una gara importante per gli uomini di Conte che hanno l'obiettivo di andare quanto più avanti possibile nel torneo per poter festeggiare alzando un trofeo al termine della stagione. Nel primo tempo gli azzurri hanno letteralmente dominato chiudendo 3 a 0 con doppietta di Ngonge e gol di Juan Jesus. Nel secondo tempo gli azzurri continuano a non avere particolari difficoltà e firmano il pokerissimo con Neres e McTominay.

Napoli-Palermo, le pagelle

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Caprile 6 - Dalle sue parti non arrivano molti palloni, ma rischia di fare un pasticcio con un'uscita azzardata. Nel secondo tempo è praticamente spettatore non pagante.


Mazzocchi 6 - Diversi errori tecnici, ma la solita dedizione e corsa che anche questa volta gli fanno conquistare la sufficienza.

Rafa Marin 6 - È il uso debutto con la maglia del Napoli e oltre ad una marcatura sbagliata non vive particolari difficoltà controllando bene e provando anche ad impostare per i compagni, ma nel secondo tempo si deconcentra perdendo in più occasioni il pallone in posizione pericolosa.

Juan Jesus 6,5 - Qualche volta si mette ne guai da solo rischiando più del dovuto, ma sul finale del primo tempo si fa trovare pronto sull'angolo di Neres firmando il 3 a 0.

Spinazzola 6,5 - Quando è in forma la sua qualità viene ampiamente fuori. Un turbo sulla fascia e dai piedi gentili che spesso regala palloni importanti per i compagni. Nel secondo tempo abbassa l'intensità, ma resta comunque uno dei grandi protagonisti della serata.

Gilmour 6,5 - Al debutto dal primo minuto si fa trovare pronto senza farsi prendere dall'emozione. Smista palloni e prova spesso a verticalizzare per i compagni. Buona gestione del pallone e con Lobotka si trova alla perfezione con una divisioni dei compiti precisa. Non è di quei giocatori particolarmente appariscenti, ma in mezzo al campo si dimostra una presenza importante.

Lobotka 7 - Lo slovacco è insostituibile per Conte che lo lancia in campo dal primo minuto e lui dimostra perché è così importante per il gioco del Napoli. Importantissimo in fase di interdizione e di costruzione. È ormai un vero maestro nel suo ruolo e quando il pallone è tra i suoi piedi è praticamente in cassaforte. Conte gli concede poi riposo sostituendolo dopo i primi dieci minuti del secondo tempo (Anguissa dal 56' minuto 6 - La gara è già ampiamente indirizzata, ma i segnali che manda sono positivi e di continuità a quanto si sta vedendo in campionato. Frank è tornato ad essere Frank

Neres 7- Pronti via e semina il panico tra le maglie rosanero. Un giocoliere che sicuramente farà divertire i tifosi azzurri. Intanto regala il suo quarto assist con la maglia azzurra. Come Ngonge rientra di meno in difesa, ma nel secondo tempo ha accontentato Conte aiutando i compagni quando il pallone era in possesso del Palermo. Non solo, si regala anche la gioia del primo gol in azzurro raccogliendo l'assist di Simeone. Il brasiliano si dimostra giocatore importante e inizia a diventare concorrente pericoloso per Politano. Conte sul finale gli concede la passerella ( Kvaratskhelia dal 75' minuto 6 - Prova ad accendersi a modo suo, ma la partita è già ampiamente indirizzata. Sul finale mostra grande generosità passando a Lukaku invece di tirare)

Raspadori 6 - Gioca nel ruolo probabilmente a lui congeniale e si muove bene tra le linee. Sbaglia qualche scelta, ma nel secondo tempo mostra maggior convinzione provando a dare profondità ai suoi. (McTominay dal 75' minuto 7 - Il cuore dei tifosi lo aveva già conquistato contro la Juventus, gli sono bastati pochi secondi per prenderlo definitivamente siglando il gol del 5 a 0. Rischia anche la doppietta, ma la traversa gli nega la doppia gioia

Ngonge 7 - Il belga aveva voglia di giocare e si è visto quando in 11 minuti ha messo al tappeto il Palermo con una splendida doppietta. Non solo i gol, ma anche diverse situazioni pericolose e punizioni conquistata. Così come Neres ha meno dedizione al rientro difensivo. Nel secondo tempo gioca solo dieci minuti facendosi vedere di meno rispetto a quanto fatto nel primo tempo. (Zerbin dal 56'minuto 6 - Ci mette tanta corsa e sacrificio, prova ad iscriversi alla festa senza successo)

Simeone 6,5 - Il Cholito è il prototipo del calciatore che ogni allenatore vorrebbe nella propria squadra. Si dimena, cerca di mantenere palloni e proporsi, a volte ci riesce altre no. Nel primo tempo impensierisce Sirigu con una botta dalla distanza respinta dal portiere. Nel secondo continua a fare sportellate rubando, poi un pallone importante in area palermitana che Neres ha dovuto solo spingere in porta (Lukaku dal 75' minuto 6 - Il belga entra e regala subito l'assist a McTominay dimostrando di non essere solo goleador, ma anche uomo assist. Al 90' minuto ha l'occasione per timbrare il cartellino ma il pallone termina fuori)

All. Conte 7 - Cambia dieci giocatori su 11, ma il risultato non cambia. La squadra parte subito aggressiva vincendo 2 a 0 dopo soli 11 minuti. Si affida al 4-2-3-1 e in questo momento sembra essere il modulo che maggiormente esalta le caratteristiche dei propri giocatori. Le "riserve" hanno risposto bene e ciò significa che il suo lavoro lo sta facendo al meglio mantenendo tutti sull'attenti. Più il Napoli gioca e più sembra essere in salute risetto agli avversari. Ha sorpreso con la coppia del doppio play Gilmour e Lobotka, e il suo coraggio ha pagato. Gli ultimi minuti di gara lancia in campo i big e loro rispondono alla grande costruendo Lukaku e McTominay il 5 a 0. Gli azzurri non si sono fermati nemmeno all'ottantesimo con la gara in cassaforte, segno che il vento è definitivamente cambiato. Il test non era di quelli complicatissimi, ma il passato insegna che in questo torneo tutto può succedere.  Contro il Modena ad agosto la vittoria è arrivata ai rigori, oggi la conquista degli ottavi è arrivata convincendo. La strada è lunga ma il Napoli è sempre più simile a Conte ed è sempre più forte.

A cura di Sara Ghezzi