Lobotka 6,5 - Nettamente il migliore in campo, ma lo si intuisce già nel primo tempo dove mette in difficoltà la difesa avversaria con le sue giocate. A inizio ripresa sfiora anche il gol mentre continua a restare in cattedra costruendo ogni azione offensiva dai suoi piedi. Sfiora anche il gol nel finale.
Spinazzola 6 - Ha lui l'unica occasione nel primo tempo. Nella ripresa spinge più di tutti: come in ritiro è uno dei più attivi e propositivi. (Olivera 6 - Entra bene e spinge sulla fascia).
Politano 5 - Tanta imprecisione, anche lui è vittima di continui errori e giocate sterili: può fare di più ed essere meno prevedibili. (Cheddira 4 - Rigore pessimo che costa quasi l'eliminazione)
Kvaratskhelia 6 - Il più propositivo del terzetto d'attacco: spesso però è troppo solo e le sue giocate finiscono con tiri fiacchi o cross che i compagni non intuiscono. Lì davanti tira la carretta da solo.
Raspadori 5 - Non tiene mai palla, in quel ruolo va spesso in difficoltà. Il gol col Brest è stato un lampo casuale (Simeone 5,5 - Più pericoloso del compagno, ma non riesce a metterci lo zampino decisivo).
All. Conte 6 - I calciatori non riescono sempre a mettere in pratica le sue idee e le sue indicazioni: le gambe sono ancora pesanti. Emerge anche la necessità di intervenire sul mercato viste le risorse a disposizione. Nel primo tempo si vedono idee e possesso ma poca precisione nell'ultimo passaggio. Nel secondo tempo si vede una maggiore aggressività e passa anche al 4-2-4 per cercare di vincerla: mossa coraggiosa che manda anche un grande segnale alla squadra. C'è da lavorare e il mister lo sa.
A cura di Giovanni Frezzetti
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